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Emergenza idrica. Mpdd: “Trascurate le categorie più deboli”

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L’emergenza idrica che, da sabato, affligge Messina e i messinesi, ha colpito proprio tutti, ancora di più chi, non essendo autosufficiente, non ha potuto approfittare dei punti di distribuzione approntati dall’Amministrazione Comunale.

“Sono ben 5 giorni che Messina è senza un goccio d’acqua nei serbatoi delle abitazioni private e nessuno, fra i responsabili delle istituzioni o tra le decine di associazioni di categoria, ha pensato di chiedere ai disabili, agli anziani soli e agli ammalati non ricoverati di segnalare la loro situazione”, lo afferma il portavoce del Movimento peloritano democrazia disabile Mario Midolo.

“E’ assolutamente impensabile – prosegue Midolo – che gli appartenenti alle categorie più deboli possano recarsi con i bidoni sulle spalle nelle varie fontane o punti di distribuzione approntati dal Comune, sarebbe quindi opportuno che si provvedesse ad istituire e pubblicizzare (come ormai prassi in ogni comunità civile) un numero verde per effettuare le segnalazioni dei casi che riguardano i tanti non autosufficienti che risiedono in città”.

“Il movimento peloritano democrazia disabile – aggiunge Midolo – chiede all’Amministrazione comunale (appena passata l’emergenza) di istituire un tavolo tecnico con le associazioni interessate per la determinazione di un protocollo da attivare ogni qualvolta si verifichino situazioni di questo tipo che, la storia recente insegna, a Messina sono tutt’altro che rare”.

“Chiediamo altresì al Comune di Messina – conclude il presidente di Mpdd – che in futuro in casi simili venga emanata anche un’ordinanza che imponga agli amministratori dei condomini in cui risiedono persone con disabilità o comunque in situazioni di salute precarie, di attivarsi per provvedere alle loro necessità mediante accordi con privati o con il Comune stesso perché vengano effettuati interventi di sostegno mediante la fornitura di acqua”.

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