Dopo più di un decennio d’abbandono, il destino della Biblioteca regionale è vicino a una svolta che potrebbe consentire di restituire alla città un importante centro culturale. L’Università di Messina e la Regione hanno, infatti, firmato un protocollo d’intesa in vista di una futura apertura della Biblioteca. A comunicarlo è l’associazione studentesca Atreju da sempre in prima linea per riportare la struttura all’antico splendore.
I componenti dell’associazione esprimono viva soddisfazione per l’importante accordo e chiedono adesso la riapertura dell’emeroteca, da tempo divenuta un deposito e il ripristino della struttura che una volta ospitava l’ex bar del Rettorato, suggerendo di convertirlo in sala lettura. Era un pomeriggio di ottobre del 2005 quando Atreju affisse lo striscione “Basta false promesse e sprechi: ridateci i nostri spazi – ricorda Piero Adamo – oggi sono passate tre generazioni di studenti, gli occupanti ed i manifestanti di quell’ottobre sono cresciuti ma ci sono per fortuna altri studenti capaci, da una parte di rinnovare il loro impegno affinché questa incompiuta storica della città abbia fine e, dall’altra, di avanzare nuove proposte per vivere l’università” nel 2015. In questi giorni per la Biblioteca regionale è stato fatto un importante passo in avanti, adesso non bisogna mollare. Vigileremo, vigileranno affinché tutto nn si fermi di nuovo e si passi presto all’apertura del cantiere”.
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