“Abbiamo visto la gallery fotografica sulle condizioni del Papardino e siamo andati ad accertarci personalmente e sono rimasto sconvolto. Mi è venuta in mente quella Casa dello Studente dell’Aquila, caduta giù come il cartone con gli studenti dentro. E’ per questo che abbiamo deciso di intervenire”. E’ il grido d’allarme lanciato da Eugenio Preta, dirigente del gruppo “L’Altra Messina” e dichiara Eugenio già segretario generale ai gruppi parlamentari Europei
“Non dobbiamo abbassare l’attenzione sulla sicurezza delle strutture pubbliche, soprattutto se queste ospitano bambini e neonati – spiega in una nota stampa Preta – l’utilizzo, peraltro, di cemento depotenziato è diventato uno sport nazionale e riteniamo sia obbligatorio accertare la tenuta strutturale del plesso ospedaliero”.
L’Associazione l’Altra Messina scrive, dunque, al manager dell’Azienda Papardo-Piemonte, al Prefetto, al Sindaco, al D.A.S.O.E. AREA 2 ed al servizio 3 ( cioè rispettivamente al Nucleo ispettivo e di vigilanza ed al Servizio per la Tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro dell’assessorato regionale alla salute) ed all’assessore alla Salute chiedendo se sono stati effettuati i controlli strutturali del plesso ospedaliero Papardino (il vecchio Papardo) alla luce dell’aspetto fatiscente della struttura e se sono soddisfatte le norme di sicurezza tenuto conto che ospita degenza anche di neonati e bambini.
“Sappiamo che è già accaduto un gravissimo incidente in una sala operatoria dove ha ceduto il tetto e da parte nostra – conclude Preta – vigileremo ed utilizzeremo gli strumenti necessari per garantire la sicurezza dei cittadini. Questo vale, naturalmente, anche per le altre strutture pubbliche della città. Appunto perché la tutela dei diritti del cittadino è prioritaria tra gli scopi della nostra associazione.”
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