In attesa che la tanto discussa Multiservizi apra un nuovo ciclo, Messina da mesi è ormai alle prese con una costante emergenza rifiuti. Ci si è ormai abituati alla vista dei nauseabondi cumuli di immondizia accatastati lungo i margini delle strade cittadine. Il servizio di raccolta dei rifiuti è infatti ai minimi storici. Messinambiente ormai in liquidazione naviga in acque sempre più torbide. Basti pensare che il parco mezzi della società partecipata è al 70% inutilizzabile, sono solo nove i camion che quotidianamente svolgono il servizio, il resto è in officina in attesa di riparazione.
Questa mattina in conferenza stampa la Cgil ha dipinto un quadro dalle tinte ancora più fosche. Secondo Clara Crocè, infatti, Messinambiente produce annualmente cinque milioni di debiti con un bilancio che tocca i 45 milioni di euro spesi in gran parte per i 500 dipendenti. A tutto ciò si aggiunge una scarsa organizzazione a livello interno che di certo non agevola la produttività di un’azienda di cui si attende solo lo scioglimento.
La situazione non migliora se si volge lo sguardo alla cura del verde pubblico e alle operazioni di potatura degli arbusti. Messina è ormai una giungla con piante che superano il metro d’altezza e rami che spesso impediscono agli automobilisti di vedere segnali stradali o semafori. La sciatteria dell’amministrazione comunale, unita alla cronica inciviltà di molti cittadini completano il desolante quadro.
E sulla questione torna a intervenire il Consiglio della IV Circoscrizione richiedendo all’assessore all’Ambiente Ialacqua e alle autorità preposte l’istituzione di un tavolo tecnico per uno straordinario Piano del decoro e della pulizia. “Il tavolo – spiega il presidente Palano Quero – sarà opportuno che stabilisca nell’immediato un programma vasto di interventi sul territorio, chi deve fare cosa dove e quando e che si riaggiorni con cadenza regolare, per una continua concertazione tra partecipate (Messinambiente, Ato Me3,Amam), Amministrazione e Polizia Municipale e Provinciale, al fine di ottimizzare i servizi e le risorse umane e materiali a disposizione, migliorare la qualità del decoro e della pulizia in città, come si era peraltro avviato come buona pratica fino allo scorso anno, solo con Messinambiente”. Infine Quero ribadisce la proposta di assegnare in via definitiva ad ogni Circoscrizione una squadra di operatori addetti agli interventi programmati di pulizia e scerbatura.
La IV Municipalità punta il dito anche contro gli interventi di potatura. Operazioni sporadiche che spesso producono più danno che altro come nel caso del Ficus Magnolia di Piazza Juvarra. “Non si ha notizia nè preventiva nè a posteriori degli ordini di servizio impartiti dal Dipartimento relativi agli interventi di potatura e/o abbattimento che sporadicamente vengono eseguiti sul territorio cittadino, se non dagli organi di informazione o per presa visione diretta, peraltro alcuni effettuati con risultati assolutamente da biasimare. Si rileva – precisa la nota – che, si sensi dell’art. 14 comma 4 del Regolamento per il Decentramento incombe, inoltre, su tutti i dirigenti comunali l’obbligo della informazione preventiva su tutti gli atti della Amministrazione comunale che hanno ricaduta sul territorio di ciascuna circoscrizione e pertanto si segnalano tali inadempimenti, per le conseguenziali deteminazioni e valutazioni, al Direttore Generale e al Sindaco, che leggono per conoscenza”.
(307)