E’ ufficialmente iniziato il nuovo corso dell’Acr Messina. Questa mattina la cordata guidata dal presidente Natale Stracuzzi e dal vice Pietro Gugliotta si è presentata alla stampa durante una conferenza organizzata al S.Filippo. Si respira grande entusiasmo intorno alla nuova società formata interamente da messinesi: all’incontro hanno partecipato quasi un centinaio di tifosi, speranzosi di rivedere la luce dopo mesi di polemiche e delusioni. Prima uscita per l’intero organigramma societario composto anche dai soci Oliveri e Micali.
“Il progetto è nato dal nulla – spiega Sracuzzi – abbiamo fin da subito condiviso l’idea di Arturo Di Napoli che con grande iniziativa ha creduto fin da subito sulle possibilità di rilanciare il calcio a Messia. La trattativa non è stata facile, fino a ieri sera non vi era alcuna certezza. Adesso dobbiamo solo rimboccarci le maniche, per rimediare al notevole ritardo accumulato”.
Stracuzzi lancia subito un messaggio alla tifoseria: “Voglio precisare che l’Acr Messina non è nostra, ma è un patrimonio dell’intera città. Ognuno deve contribuire con entusiasmo. Abbiamo fatto un investimento con i soldi messi da parte dall’attività lavorativa. Prometto di destinare il 50% degli eventuali utili in attività finalizzate a garantire l’occupazione locale”.
Come detto, non c’è più tempo da perdere. Occorre definire al più presto il progetto tecnico. Sulla categoria che il Messina andrà ad affrontare si avrà certezza solo tra due settimane tuttavia, la nuova società si è già attivata per poter ritornare tra i professionisti. “Il primo scoglio da superare – spiega il vicepresidente Pietro Gugliotta – sarà quello della riammissione in Lega Pro. Bisognerà andare incontro ad ulteriori sacrifici, nel prossimo futuro si avvicineranno comunque nuovi imprenditori pronti a darci una mano”.
Pronta anche la campagna abbonamenti. “A prescindere dalla serie che andremo a disputare – precisa Stracuzzi – è nostra intenzione dare al più presto la possibilità ai tifosi di sottoscrivere la tessera d’abbonamento. La categoria è importante fino ad un certo punto, il Messina si ama a prescindere”.
In panchina si siederà Arturo Di Napoli chiamato a replicare quanto di buono fatto nel recente passato giallorosso, questa volta però nelle vesti di allenatore. Una posizione anomala visto che l’ex attaccante milanese è stato tra i protagonisti del passaggio di mano delle quote societarie. “Da oggi esco di scena – spiega Di Napoli – non sono socio e non ho messo soldi, il mio ruolo è quello di allenare, sarà poi il futuro direttore sportivo ad occuparsi di allestire un organico all’altezza.. Ho bussato alle porte di qualsiasi imprenditore, adesso mi aspetto il vostro aiuto. La sfida non mi spaventa anche perché conosco bene la piazza e so quanto calore può dare Messina, questa città deve esplodere di entusiasmo”.
Il Messina attualmente tiene diversi giocatori in stand-by, attendendo la certezza di poter disputare il campionato di terza serie. “Al momento – precisa Di Napoli – la squadra non è completa e non lo sarà fin quando sapremo il campionato che andremo a fare. La Lega Pro ci consentirebbe di valorizzare numerosi giovani provenienti da squadre di serie A con le quali ho rapporti, la serie D invece sarebbe interamente a carico nostro senza alcuna agevolazioni sull’impiego di calciatori under”.
Di Napoli poi stuzzica i tifosi: “Con 5mila abbonamenti potremmo pure pensare ad ingaggiare qualche elemento di spicco, è un traguardo alla portata di questa città che considero la mia seconda casa”.
Infine una piccola curiosità legata allo storico marchio svelata dal commercialista Leonardo Termini. “Il marchio Acr Messina non appartiene alla società – spiega – ma è di proprietà di un’ulteriore società che fa capo a Lo Monaco. L’ex proprietario si è comunque attivato per mettere a disposizione il logo che rappresenta la storia del calcio cittadino. Con Lo Monaco – continua Termini – vi è ancora qualche dettaglio da limare, presumo che tutto si possa risolvere nel più breve tempo possibile”.
Finalmente si torna a parlare di calcio giocato. Il nuovo Messina è pronto a partire già dal ritiro che probabilmente si terrà in Sila a S.Giovanni in Fiore, con inizio la prossima settimana. Sul fronte politico, il sindaco Renato Accorinti, giunto nel corso della conferenza, ha assicurato pieno appoggio da parte di Palazzo Zanca.
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