accorinti mani in alto

«Accorinti mi disse: “Io per te ci sono”. Aspetto da un anno, vorrei essere una pista ciclabile». Lo sfogo di un lettore

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In un periodo, come quello estivo, in cui si fa più importante sensibilizzare la comunità alla donazione del sangue, in cui gli appelli si susseguono per cercare di “rinforzare” le scorte di sangue negli ospedali, arriva in redazione la lettera aperta di un lettore, Tony Saccà, che si rivolge al sindaco, Renato Accorinti.

La riportiamo integralmente.

“Caro Renato, si ricorda di me?  Senz’altro sì. La prima volta che ci incontrammo Lei mi disse: “Io non sono come loro (i politici)”, “io ho a cuore i Vostri problemi”, “Sono a Vostra completa disposizione” e cosi via…

Non ho mai desiderato essere altro da ciò che sono , ma ultimamente mi rammarico di non essere un’isola pedonale  o una pista ciclabile in modo da poter avere la vicinanza e l’ascolto del sindaco della mia città.

Aspetto un incontro con Lei dal 18 giugno 2014, quando Lei mi disse: “ Noi insieme cambieremo la mentalità di questa città cominciando dai ragazzi”. Si parla di donazione di sangue, ricorda?

Ci siamo rivisti poco prima del 15 agosto 2014 per strada durante una manifestazione pro-isola, Le regalai una maglia con una preghiera : “Indossi qualche volta questa maglia in modo da portare il nostro messaggio sulla donazione, dato che indosso a Lei avrebbe veramente grande risalto e visibilità”,  ma purtroppo Lei non lo ha fatto. Forse i suoi sponsor il signor No Ponte e il signor Free Tibet non sono d’accordo.

Le dico una  cosa, i politici, che io spesso ho attaccato duramente e che Lei combatte ogni giorno, vuoi per facciata, vuoi per semplice convenienza o per furbizia, a volte si sono fatti vedere in reparto da noi Talassemici, o a qualche manifestazione. 

Le do una notiziona: l’emergenza sangue non è finita! Anzi non finisce mai. Una volta l’emergenza era soltanto estiva, adesso è continua.

Non è cambiato nulla a livello locale, quelli che donavano prima continuano a farlo ancora, il problema più grave, Lei ne è già a conoscenza  perché ne abbiamo parlato, è che il sangue è entrato a far parte dei famosi tagli alla spesa alla regione.

Io continuo a lavorare, facendo informazione e promuovendo eventi e manifestazioni alla quale Lei e i suoi collaboratori siete puntualmente invitati, ma evidentemente il problema sangue non è da Voi cosi sentito.

Non se la prenda per queste parole, anzi se posso permettermi, si metta sulla Sua bici, che è forse da parecchio tempo  ferma, si faccia una bella passeggiata  in solitudine e ripensi a ciò che Le ho detto.

Probabilmente comprenderà quanto è importante non solo per noi ma per l’intera cittadinanza  questa questione, e quanto potrebbe realmente fare il Suo apporto.

Saluti,

Tony Saccà”

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