«Non ci serve l’alta velocità nelle nostre tratte siciliane. Ai siciliani basterebbe solo ed esclusivamente “la velocità”». Così si esprime il Comitato Pendolari in merito alla dichiarazione di ieri dell’A.D. delle Ferrovie dello Stato, che a breve porterà l’alta velocità in Sicilia: «A quattro anni di distanza dall’operazione “Freccia Rotta” si parla ancora della velocizzazione della Catania-Palermo. Quattro anni di fiumi di parole, di inchiostro, di convegni, di incontri, di tavole rotonde. Da considerare poi che in questa dichiarazione non si parla di date certe e di tempi di realizzazione. Ebbene — dice Giosuè Malaponti, Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani — qualche giorno dopo l’operazione Freccia Rotta del 19 gennaio 2009, la Regione Sicilia, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia asserirono che si poteva ammodernare e velocizzare l’esistente tracciato della Catania-Palermo con venti o trenta milioni di euro in appena un anno o due di lavori, portando i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 minuti e fare transitare i treni di rango P. Tra l’altro, i 30 milioni di euro erano stati trovati dall’ex sottosegretario alle infrastrutture, Reina, e finanziati dando mandato a Rete Ferroviaria Italiana di conseguire il contratto di programma per l’ammodernamento e la velocizzazione. Dal febbraio 2010 ad oggi — conclude Malaponti — nulla è stato portato a compimento se non sulla carta stampata dei quotidiani
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