L’ex Irrera a Mare è stato, ieri, il luogo di incontro di ricercatori e docenti dell’Università di Messina che hanno tenuto un’assemblea con lo scopo di definire una piattaforma di intenti e programmi da presentare al mondo universitario e all’intera cittadinanza, anche in vista delle prossime elezioni a Rettore dell’Ateneo Peloritano. L’assemblea ha sostenuto la restituzione ai Messinesi, messa in atto dal collettivo di occupazione, dell’intera cittadella fieristica. «Dallo scorso Dicembre, e dopo anni di abbandono istituzionale e di degrado strutturale — hanno dichiarato docenti e ricercatori —, il collettivo ha ridato fruibilità a un fondamentale spazio culturale e sociale della città; e ha avuto il merito, riempiendo questi spazi di contenuti, performance, occasioni di incontro e discussione, di recuperarli così alla loro fondamentale funzione di stimolo e partecipazione alla vita democratica di Messina». E sulla scelta da parte dell’Autorità Portuale di richiedere lo sgombero dei locali della Fiera, la stessa ha espresso disapprovazione: «La decisione di procedere con l’apposizione notturna di sigilli ai locali dell’ex Irrera a Mare appare in totale contraddizione con la disponibilità, indicata dall’Autorità Portuale, a considerare come legittime le istanze espresse dagli occupanti. L’uso della forza pubblica — hanno continuato le parti costituenti dell’Assemblea — determinerebbe la soppressione di questa importante esperienza di partecipazione. L’assemblea si appella al senso di responsabilità delle istituzioni, e chiede che non si proceda ad alcuno sgombero forzato del Teatro in fiera e dell’ex Irrera a Mare, ma si prosegua sulla linea del dialogo, apprezzando l’importante attività svolta in questo mese dagli occupanti».
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