Dare una casa alle tante carrozze che rappresentano una parte della cultura messinese, dimenticata forse, questo il “miracolo” di cui scrive Franco Tiano in una lettera indirizzata al presidente del consiglio comunale, Emilia Barrile.
«Un operatore autonomo – scrive Tiano – supportato da un’associazione ha fatto richiesta all’Assessore al Turismo del comune di Messina, di uno stabile in disuso per realizzare il museo delle Carrozze. Si tratta del conosciutissimo e storico amatore di questa antica professione, Lillo Lanfranchi e dell’Associazione Culturale Ognuri, che per l’occorrenza vorrebbero anche dare ricovero ai cavalli utilizzati per il trasporto turistico e riproporre in veste culturale e commerciale una professione che può dare un sostegno concreto al mondo del lavoro».
Il luogo da dedicare ancora da definire: «La richiesta è stata indirizzata prevalentemente all’ottenimento dei locali dell’ex macello, luogo di degrado e di macerie abbandonate – scrive Tiano -, ma potrebbe anche trovare conforto in altri siti del centro cittadino. Si cerca un luogo ideale per la rappresentanza turistica dei nostri beni storico culturali, ormai da tempo sottratti al Turismo e non valorizzati come meritano».
«A questo proposito – chiede Franco Tiano – si invita il presidente del consiglio comunale, Emilia Barrile, di inserire nel prossimo ordine del giorno delle sedute consiliari, il sentito tema da parte della popolazione per condurlo verso un auspicato lieto fine, evitandoci inutili e sterili raccolte di firme (sarebbero numerosissime) perché questo avvenga».
Conclude Tiano: «Invitiamo, infine, i consiglieri rappresentanti dei cittadini di tutti i partiti e movimenti, a farsi carico di questa richiesta e sponsorizzarla come è giusto che sia».
Tutti fiduciosi i protagonisti di questa vicenda «nella speranza che si possa iniziare un percorso trasversale a vantaggio della collettività e del turismo».
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