Crocetta punta sulla rinascita di Messina:” La città ha tutto per rialzarsi rispetto alle altre realtà siciliane”

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messinagiornoIl presidente della Regione Crocetta, lo Stato maggiore del Pd con Francantonio Genovese in testa e l’assessore regionale Bartolotta, tutti al Comune per prendersi il merito di aver salvato Messina dal dissesto. Padrone di casa il commissario Croce. Come son lontani i tempi del governo Buzzanca, finito a fine agosto. I 40 milioni di euro che dalla Regione arriveranno nelle casse di Palazzo Zanca hanno chiuso questo 2012 con Crocetta che ha dichiarato: “voglio dare un messaggio di speranza a Messina e ai messinesi. E’ una città che ha tutto per rilanciarsi e diventare una delle aree più importanti d’Europa”. Croce ha voluto ringraziare Crocetta, ricordando che dal suo insediamento alla Procura, nel 1999, Messina era una città scartata e che oggi con l’atto di Crocetta e a legge approvata, anche a maggioranza, all’Ars, il Comune avrà le risorse che eviteranno il default. Crocetta, nella lunga conferenza stampa, ha parlato di tutto con in testa i problemi di Messina. Dal Ponte: “E’ una cosa che non c’è, non ci sono i fondi, tranne aver pagato la progettazione, dunque inutile”; alla Fiera: “C’è un contenzioso con il Demanio che vuole le aree, dobbiamo riaprire un dialogo”; all’Economia: “Gli imprenditori si facciano avanti e investano in cose serie. Organizzeremo un grande seminario sull’economia messinese. Messina ha tutto per rialzarsi rispetto ad altre realtà siciliane”; sulle Ferrovie, dove è anche intervenuto Croce, sottolineando che c’è già l’accordo per il raddoppio della Messina-Catania e per la restituzione al Comune delle aree ferroviarie dismesse; al teatro: “Dobbiamo fare rete con gli altri teatri siciliani”. E poi Crocetta è tornato ancora sulla legge chiamata Salva Messina, perché nel 2012 ne ususfruirà solo la nostra città per aver fatto richiesta di accesso al Fondo nazionale Salva Enti. Nel 2013 il Fondo resterà in vigore e sarà rimpinguato. Ancora Crocetta sui finanziamenti: “Non si tratta di contributi a pioggia, o di un incentivo a tornare in crisi, Croce ha fatto un bilancio vero, ha presentato un Piano di rientro serio, auspico anche che si accertino le responsabilità. Se non avessimo destinato i 40 milioni di euro il danno sarebbe stato di 400 milioni di euro. Messina ha forti potenzialità, ha un territorio provinciale con valenze turistiche di livello nazionale come Taormina e le Isole Eolie. Occorre che tutti insieme si lavori per la sua ripresa. La Sicilia è una miniera d’oro coperta da una montagna di fango”. Il commissario Croce, a nome della città, ha consegnato al presidente Crocetta il crest di Messina. Il governatore ha firmato il libro d’Onore di palazzo Zanca.

@Acaffo

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