Il commissario liquidatore di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, in merito all’avvio della manutenzione dei cassonetti, con una nota, ha precisato che «Messinambiente, lo scorso mese di ottobre, ha chiuso il contratto con la ditta esterna per la manutenzione dei cassonetti della città, con un risparmio di costi nei servizi esterni di circa 20mila euro al mese. Subito dopo ha avviato un servizio interno di manutenzione dei cassonetti, con propri dipendenti, che effettuano questa attività e collocano i nuovi cassonetti sul territorio cittadino».
«In tre mesi, da ottobre ad oggi – ha sottolineato –, la squadra ha lavorato riuscendo a riparare (da guasti, ammaccature, malfunzionamenti) circa 300 cassonetti, inoltre sono stati inseriti oltre 120 nuovi coperchi (l’assenza di coperchi nelle giornate di pioggia determina un maggiore costo di smaltimento per la città), e collocati circa 150 cassonetti nuovi nelle strade cittadine».
«Il parco cassonetti in città – prosegue Ciacci – conta circa 3.400 unità e la squadra di lavoratori di MessinAmbiente ha avviato una catalogazione, immatricolazione e localizzazione dei cassonetti che fino ad oggi nessuno conosceva con precisione per numero e qualità. Un’altra attività a cura della squadra è la collocazione su nuovi e vecchi cassonetti di placche di plastica dura rivettate al cassonetto che contengano le istruzioni per le modalità di conferimento del rifiuto (differenziato ed indifferenziato) e informazioni utili come il numero verde per il ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti. Messinambiente ha inoltre iniziato a contrastare il fenomeno del blocco dei coperchi dei cassonetti verso l’alto con cassette o bastoni, sia con provvedimenti disciplinari nei confronti di propri dipendenti resisi responsabili di questo comportamento (che determina il guasto del cassonetto in fase di raccolta), sia eventualmente denunciando per danni i cittadini che effettuano questa dannosa operazione».
«MessinAmbiente – conclude il commissario liquidatore – continua il suo percorso per ridurre i costi e aumentare l’efficacia del proprio lavoro alla città, per dimostrare l’efficacia dei propri servizi che sono in continuo miglioramento nonostante l’impossibilità di investire, un monte di debiti arretrati e un parco mezzi obsoleto».
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