La lotta alle barriere architettoniche è un tema di grande attualità, in Sicilia e non solo. Se ne è parlato recentemente in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, in data 3 dicembre 2025.
In questa occasione, a Roma è stato presentato il nuovo Piano d’azione nazionale, dopo l’approvazione dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.
Un evento celebrato anche a Palermo nella cornice esclusiva di Villa delle Ginestre e che ha portato alla ribalta questo argomento così cruciale, tra una popolazione che invecchia e case non sempre adeguate a favorire la qualità della vita delle persone con mobilità ridotta.
Eppure i sostegni per il superamento delle barriere architettoniche ci sono, essendo stati stanziati sia a livello nazionale che regionale, interessando apparecchi di indubbia efficacia come i servoscale.
Si tratta sia delle versioni a piattaforma, adatte a quanti necessitano di carrozzina, sia di quelle a poltroncina, più indicate per chi denota difficoltà moderate. Occorre però prendere consapevolezza della necessità di attivarsi con pratiche concrete di diversità e inclusione da parte di tutti gli attori coinvolti. L’installazione dei servoscale, negli edifici pubblici e privati, è tra gli interventi più efficaci.
I numeri della sostenibilità, ancora lacunosi
Le statistiche sono particolarmente carenti e lacunose quando si parla di persone con disabilità. Non esistono infatti dati che si possono dire effettivamente certi e aggiornati, essendo spesso incompleti e parziali.
Tuttavia, già nel 2018 il Giornale di Sicilia informava, con una notizia rimbalzata sui principali organi d’informazione locali e nazionali, di come la Regione vantasse un ampio numero di persone con disabilità rispetto al resto del Belpaese, a fronte di 11 mila individui con disabilità grave. Un dato del 2003 parla invece di 60 mila portatori di handicap (un termine quest’ultimo superato e generico).
Pertanto, il documento dell’Osservatorio nazionale prevede 66 linee d’azione ripartite in 7 ambiti strategici, ovvero:
- accessibilità universale;
- progetto di vita;
- benessere e salute;
- sicurezza inclusiva e cooperazione internazionale;
- inclusione lavorativa;
- sistemi di monitoraggio;
- istruzione, università e formazione.
Si tratta di linee guida che saranno di riferimento per gli anni a venire e che, come si può evincere da questa panoramica di base, mettono al centro la dignità della persona. La lotta alle barriere architettoniche è uno dei temi più importanti.
Il montascale come strumento di lotta alle barriere architettoniche
La consapevolezza di favorire l’accessibilità a tutti in case e ambienti urbani è un concetto di per sé piuttosto recente ma che negli ultimi anni è tornato fortemente alla ribalta, complice un approccio innovativo in merito allo stesso modo di vivere una fase particolare della vita come la vecchiaia.
A fare da stimolo sono stati anche i giovani affetti da disabilità, in particolare gli atleti paralimpici con le loro storie di una “vita ricca di vita”, perdonate il giro di parole.
La lotta alle barriere architettoniche è qualcosa che passa dall’accessibilità degli edifici e il servoscala è uno degli strumenti più validi, in quanto di pratica e versatile installazione, a fronte di un utilizzo autonomo da parte della persona.
Un dispositivo di cui, è auspicabile, sempre più strutture abitative, pubbliche e private, inizino a dotarsi.
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