Ad un anno dalla sua nomina come Rettrice dell’Università degli Studi di Messina, Giovanna Spatari ha accolto la stampa per il tradizionale incontro dedicato agli auguri natalizi. Questo momento ha rappresentato anche un’opportunità per fare il punto sui primi dodici mesi del suo mandato. Questi ultimi sono stati caratterizzati da un bilancio positivo e da una visione strategica fondata sulla collaborazione e sul dialogo con tutte le componenti dell’Ateneo.
Giovanna Spatari e l’importanza del lavoro di squadra
Durante l’incontro, la Rettrice ha evidenziato come il lavoro di squadra sia stato il motore principale per affrontare le numerose sfide di un’istituzione complessa come l’Università. Ha dichiarato: «la sinergia con i docenti, il personale tecnico-amministrativo e la squadra di governo è fondamentale per realizzare progetti ambiziosi e per garantire un’amministrazione efficiente e inclusiva».
La gestione di un’Università, infatti, richiede un impegno costante e coordinato, reso possibile solo grazie alla partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti.
Uno degli obiettivi centrali del primo anno di mandato è stato quello di promuovere l’attrattività dell’Ateneo di Messina. L’obiettivo è che diventi un punto di riferimento non solo per i giovani siciliani, ma anche per studenti provenienti da altre regioni italiane e dall’estero. Per raggiungere questo traguardo, l’Università ha lavorato con determinazione per migliorare i servizi. In più, ha potenziato l’offerta formativa e creato un ambiente accademico stimolante e competitivo.
La Rettrice ha sottolineato il desiderio che i giovani vedano nell’Ateneo di Messina non solo una scelta valida per il loro percorso di studi. L’Università degli Studi di Messina è anche una comunità accogliente e dinamica dove sviluppare il proprio talento e costruire il futuro.
Con un anno già alle spalle, l’Università degli Studi di Messina guarda al futuro con rinnovato entusiasmo. L’Università è determinata a consolidare il percorso di crescita intrapreso e a rafforzare il proprio ruolo nel panorama accademico nazionale e internazionale.
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