Si è costituito il gruppo civico “29 Dicembre”, un comitato cittadino indipendente nato con l’obiettivo di aggregare messinesi che abbiano a cuore l’interesse della città «sempre più maltrattata e abbandonata a se stessa – si legge in una nota – da una classe politica troppo spesso sorda e inerme davanti allo sfacelo che Messina sopporta da troppo tempo». A dirlo è Patrizia Midiri, professionista messinese e presidentessa dell’associazione: «La nostra è una città che gode di numerosi benefit naturali e architettonici: Messina possiede un patrimonio importante, naturale e strutturale, e da questo bisogna ripartire per ricostruire».
Ricostruzione è il concetto chiave che anima lo spirito dell’iniziativa apartitica e trasversale che annovera nel suo direttivo costitutivo professionisti, imprenditori, giovani e meno giovani della città dello Stretto, molti dei quali rientrati dopo anni di studio o lavoro fuori dai confini natii, allo scopo unico di mettere a servizio della ripresa di Messina il proprio knowhow.
Un ricostruzione che è leitmotif espresso sin dalla scelta del nome che si è scelto di attribuire al gruppo: “29 Dicembre”, ossia il giorno dopo il terremoto che sconvolse e distrusse Messina nel 1908; la cittadinanza dovette rimboccarsi le maniche e ricominciare raccogliendo i cocci di ciò che era rimasto e rimettendo in piedi la città e la propria vita.
«Questo è quello che pensiamo debba avvenire ancora oggi: ricostruire partendo dai cocci di quel che di buono esiste e lavorare su progetti e proposte concrete. Vogliamo chiamare a raccolta chi, come noi – prosegue Midiri –, ha a cuore il futuro di questa città, prima che si spenga anche l’ultimo fiato di vitalità che la anima; prima che tutti i nostri giovani la abbandonino perché non è una città a misura d’uomo, non è una città normale, non una città in cui poter pensare in prospettiva, sia professionalmente che in quanto ad opportunità e vivibilità».
«Intendiamo sollecitare l’Amministrazione – sottolinea – e la classe politica tutta a fare e far bene. Abbiamo preparato numerose proposte di riqualificazione che seguono vie percorribili e si rifanno ad opportunità fattibili, guardando in primis ai fondi comunitari che ci sono e vanno sfruttati, non persi in favore di altre realtà europee più attente e capaci di fruirne. Presenteremo i progetti su cui abbiamo lavorato e quelli che stiamo sviluppando in rete con professionisti dei diversi settori, esperti e qualificati. Dopo di che pungoleremo chi di dovere affinché suddette proposte trovino concretezza: conosciamo i problemi, cerchiamo e troviamo soluzioni, le segnaliamo ma poi pretendiamo che chi di dovere si attivi per concretizzarle senza tergiversare in politichese per prendere tempo, un tempo che non abbiamo più! Non si può più restare inermi, aspettando che la manna della politica risolva la situazione drammatica in cui versa la città: qui e ora è tempo di passare all’azione concreta».
Il comitato spontaneo si riunisce periodicamente e invita la cittadinanza attiva a prendere parte ai confronti e i lavori di progettazione. È possibile contattare il direttivo e seguire l’attività del gruppo attraverso i contatti di seguito riportati.
(120)