Presentata oggi al Comune di Messina la cerimonia del riconoscimento “Messina, Città del Folklore” che si terrà giovedì 10 ottobre alle 17 nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. La Federazione Italiana Tradizioni Popolari ha attribuito la benemerenza a Messina per il costante impegno nell’ambito della ricerca delle tradizioni popolari messinesi.
Il 10 ottobre, alle 20, ci sarà anche una manifestazione al Palacultura “Antonello”. Seguirà la premiazione e l’esibizione di cinque gruppi messinesi. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il passato aiuta a vivere il presente
Il sindaco Federico Basile ha dichiarato: «il 10 ottobre, Messina, seconda città di tutta la Sicilia dopo Roccalumera, si fregerà del titolo di Città del Folklore. Il riconoscimento non è estetico, riguarda la riscoperta del territorio. Le Associazioni Folkloriche dedicano la vita a far conoscere quello che la città è sempre stata. “Messina, Città del Folklore” è un riconoscimento che verrà portato in città dal presidente nazionale e questo è un altro piccolo tassello che serve alla nostra città. Inoltre, è un altro segnale di come le cose si possono fare e si continuano a fare. Questo riconoscimento è un monito per ricordare che il passato non deve essere dimenticato perché aiuta a vivere il presente e prepara al futuro».
Alla conferenza stampa di presentazione del riconoscimento di Messina Città del Folklore, presente anche l’assessore Enzo Caruso. L’assessore ha spiegato: «il folklore è un modo per raccontare il luogo. “Messina, Città del Folklore” è parte di un percorso importante perché anche attraverso i croceristi possiamo esportare la nostra cultura. Speriamo di riuscire a portare i nostri gruppi folklorici anche nei festival internazionali per raccontare la nostra Messina».
“Messina, Città del Folklore”: un significato più grande
Tobia Rinaldo, componente della Federazione Nazionale del Folklore ha evidenziato: «sono contento che la proposta di fregiare Messina del titolo di Città del Folklore sia stata accolta. Vedere che altre città con meno requisiti di Messina avevano questo titolo, era per noi una spina nel fianco. Non soltanto i gruppi devono tenere a questa attestazione ma anche tutti i messinesi perché è un segno molto importante.
Alla cerimonia avremo come ospite d’onore un antropologo di fama internazionale che riceverà, l’indomani mattina all’Università di Messina un premio, il prof Luis Ponga dell’Università di Valladolid. Avremo anche la presenza della professoressa Fulvia Caruso dell’Università di Pavia e presidente della nostra consulta scientifica. Avremo anche il nostro Mauro Geraci, antropologo e professore dell’Università di Messina. Sarà presente anche il presidente nazionale della federazione Gerardo Bonifati e tanti altri personaggi che ci supportano in questa nostra attività».
Infine, Enzo Caruso ha spiegato il perché la cerimonia del riconoscimento “Messina, Città del Folklore” sarà nel Salone delle Bandiere: «la cerimonia si svolgerà nel Salone delle Bandiere perché ha un sapore internazionale. Il prossimo anno sarà l’anniversario del 1955 per la Conferenza di Messina che diede l’avvio alla nostra Comunità Europea. Ospitare la cerimonia nel Salone delle Bandiere avrà, così, ha un significato più grande».
“Messina, Città del Folklore”: i presenti alla conferenza
Alla conferenza stampa di presentazione della cerimonia del riconoscimento “Messina, Città del Folklore” erano presenti:
- Massimiliano Rinaldo, presidente Provinciale F.I.T.P. e direttore dell’associazione “Insieme Siciliano”;
- Santino Merrino, presidente Ass. “Cantustrittu”;
- Tobia Rinaldo,
- Orazio Grasso e Nino Merrino, presidenti rispettivamente dei gruppi folk “I Cariddi”, “Mata e Grifone” e “La Madonnina”, insieme ai “Canterini Peloritani” di Lillo Alessandro.
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