![Sit-in patronati novembre 2014](http://www.normanno.com/N0rm4nn0/wp-content/uploads/2014/11/images_Foto_Caffo_Sit-in_patronati_novembre_2014.jpg)
Per far sentire la propria voce, gli operatori dei patronati hanno scelto ciò che sanno fare meglio: lavorare per i cittadini, anche in piazza, anche di sabato, contro un provvedimento che, se venisse approvato dal Parlamento, metterebbe in ginocchio la rete dei servizi offerti ai cittadini. Questi istituti svolgono una funzione di pubblica utilità e di rappresentanza dei bisogni di tutti i cittadini per la difesa e la promozione dei diritti previdenziali e socio-assistenziali, con oltre 11 milioni di pratiche all’anno.
Sarà l’occasione anche per firmare la petizione contro i tagli ai Patronati che nei primi 15 giorni ha già registrato oltre 380 mila adesioni: una media di 972 ogni ora.?
“I Patronati – ricordano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania – svolgono una funzione di pubblica utilità e di rappresentanza dei bisogni di tutti i cittadini per la difesa e la promozione dei diritti previdenziali e socio-assistenziali, con oltre 11 milioni di pratiche all’anno. La finanziaria se non venisse cambiata darebbe davvero un taglio mortale ai servizi offerti gratuitamente ai cittadini. Stiamo parlando di soldi che vengono erogati attraverso un fondo finanziato da lavoratori ed aziende. Se i patronati dovessero sparire, l’alternativa al privato, quello speculativo che fa pagare tutto salatamente, sarebbe che lo Stato erogasse questi servizi: mediamente costerebbero alle casse pubbliche oltre 800 milioni l’anno. Oggi grazie ai Patronati, tanti cittadini hanno gratuitamente servizi essenziali. Togliere questa possibilità significa scaricarne il peso sulle tasche delle famiglie. L’auspicio è che si dia seguito all’impegno mostrato dal Presidente del Consiglio Renzi, durante la trasmissione Porta a Porta di martedì 11 novembre, per evitare che i bisogni dei cittadini diventino un mercato senza regole”.
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