Ha l’aspetto di una giovane donna, all’inizio della sua carriera in medicina, e si chiama DINA, come la leggendaria eroina che aiutò a salvare la città dello Stretto dall’assedio angioino: è questo il volto dell‘assistente virtuale, un’intelligenza artificiale conversazionale, cui si potrà accedere tramite la nuova app dell’Asp di Messina. Il suo compito sarà quello di guidare gli utenti, passo passo, all’interno dei servizi offerti dall’Azienda Sanitaria Provinciale.
All’ASP di Messina arriva DINA: come funziona la nuova APP
L’ASP di Messina punta sul digitale e presenta alla città la sua nuova app che sarà presto disponibile sugli store Apple e Android (in teoria già intorno al mese di luglio). Si chiama, dicevamo, DINA, acronimo di “Digital Interface Network Assistant”. È un’assistente virtuale, realizzata per instaurare un dialogo con i cittadini fornendo informazioni sui servizi offerti dall’ASP, aiutandoli a prenotare le visite mediche, trovare un ufficio in particolare e tanto altro. Utilizza l’apprendimento automatico (machine learning) ed è quindi in grado di migliorarsi nel tempo in base alle interazioni con gli utenti; inoltre, è un’avatar empatica perché riesce ad adattare le risposte allo stato d’animo di chi ha di fronte.
Soddisfatto del risultato il Commissario dell’ASP di Messina, Bernardo Alagna: «Siamo molto lieti di presentare questo dispositivo – ha detto –, che presto potrà essere utilizzato da tutti i cittadini ed è unico in tutto il Sud Italia perché dotato di un’intelligenza artificiale conversazionale molto avanzata, che rivoluzionerà e renderà più immediati e gradevoli i rapporti tra gli utenti e l’Asp di Messina. L’assistente virtuale dell’Asp si chiamerà DINA (acronimo di Digital Interface Network Assistant) ed è stata addestrata per simulare un tipo di dialogo del tutto simile a quello tra umani, mettendo così a proprio agio i cittadini, orientandoli, assistendoli ed informandoli sui tutti i servizi dell’Azienda sanitaria Provinciale di Messina. E’ un avatar empatica perché riesce ad adattare le risposte allo stato d’animo di chi ha di fronte. DINA 24 ore su 24 sarà al servizio della popolazione per aiutare, in modo celere ed efficiente, in caso di difficoltà, per prenotare prestazioni sanitarie, pagare il ticket, dare informazioni, aiutare a trovare un ufficio o un ambulatorio e per tutti gli altri servizi previsti».
Come nasce Dina?
In sostanza, per dare un volto a DINA, si è fatto ricorso all’intelligenza artificiale. Il Team che ha lavorato sul progetto ha chiesto proprio all’IA che aspetto dovesse avere DINA per ispirare sicurezza e fiducia e mettere a proprio agio l’utente. La risposta è stata: una donna, giovane, italiana, più precisamente del Sud-Italia, della Sicilia, che svolge una professione sanitaria e che abbia un aspetto rassicurante, cordiale e autorevole. Da lì, dopo vari tentativi, è nata la Dina con cui gli utenti dell’ASP si interfacceranno quando scaricheranno l’App. Anche per il logo dell’app si è lavorato sulla simbologia, inserendo nella lettera D, che richiama Dina, una sorta di forma umana, che ricorda un abbraccio, la croce medica e un cuore.
A presentare la nuova APP e l’intelligenza artificiale DINA sono stati il direttore sanitario Domenico Sindoni, il consulente Informatico dell’Asp e promotore del progetto Angelo Mafali, il direttore Coordinamento Staff Giancarlo Quattrone, la responsabile dell’Uos Comunicazione Custodia Antinoro, l’esperto internazionale di Intelligenza Artificiale Lorenzo Paganelli, il project manager Pierluigi Spina e il responsabile sviluppo ed innovazione Sergio Piane.
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