In fila per ore, già dall’alba, davanti agli uffici del Distretto Sanitario di Messina, a Tremestieri: questa la situazione in cui si trovano da settimane molti utenti over 65, anziani o con disabilità, per richiedere l’esenzione dal ticket da reddito. A denunciare la situazione, con un’interrogazione indirizzata al sindaco Federico Basile e all’assessore Alessandra Calafiore, sono i consiglieri comunali Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia) e Mirko Cantello (Gruppo Misto).
Una burocrazia sempre troppo farraginosa e servizi all’utenza lenti, è la ricetta tipica del servizio pubblico a Messina, come nel resto d’Italia. Esemplare il caso posto all’attenzione dell’Amministrazione da La Fauci e Cantello, che chiedono un’interlocuzione tra la Giunta comunale e l’ASP di Messina al fine di eliminare i disservizi.
«Numerose persone – segnalano i consiglieri comunali –, per di più anziane e con handicap di vario tipo, sono costretti a fare file interminabili, spesso presentandosi innanzi gli uffici competenti alle prime ore dell’alba, per essere tra i fortunati ad usufruire dei benefici di legge». Tutto questo, sottolineano, per usufruire di «un diritto, per la verità, che discenderebbe in via automatica a coloro che ne hanno diritto ma che per via della eccessiva burocrazia italiana, necessità, di anno in anno, di una nuova richiesta».
Consapevoli del fatto che l’ASP di Messina ha previsto per i propri utenti la possibilità di fare domanda per l’esenzione dal ticket anche in via telematica, La Fauci e Cantello evidenziano come molte persone, per svariate ragioni, continuano ad utilizzare il metodo tradizionale di richiesta presso lo sportello pubblico.
Di fronte a questa situazione, i consiglieri chiedono alla Giunta Basile, e in particolare al Sindaco e all’Assessore alle Politiche della Salute, di «farsi portavoce dei disagi sopra rappresentati, interloquendo con i vertici dell’azienda sanitaria provinciale per condividere delle soluzione temporanee atte alla conclusione delle problematicità sopra espresse». Nell’attesa, La Fauci e Cantello comunicano che vigileranno «affinché venga predisposto quanto occorrente e in tempi celeri per garantire la fruizione delle strutture pubbliche a tutta la cittadinanza senza distinzione alcuna».
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