L’aumento della TARI previsto per Messina è un «vero e proprio salasso»: lo dicono otto consiglieri della IV Municipalità, che esprimono la propria contrarietà alla proposta della Giunta Basile: «Una vera e propria stangata – scrivono in una nota – che graverà sui messinesi, peraltro disincentivati al conferimento dei rifiuti nelle isole ecologiche, con il conseguente appesantimento del servizio di porta a porta».
Il nuovo Regolamento TARI – ancora non approdato in Consiglio Comunale, ma già in discussione in Commissione) – sta generando non poche polemiche, e su vari fronti. Dopo la conferenza stampa convocata qualche settimana fa dal gruppo di Fratelli d’Italia, che contestava diversi punti del documento; arrivano contestazioni anche dalla IV Circoscrizione. A parlare sono i consiglieri Debora Buda (FdI), Mariacristina Costanzo (Pd), Domenico Gabriele Ferrante (M5S), Antonio Giannetto (Ora Sicilia), Nicola Lauro (Forza Italia), Gianmarco Luzza (Franco De Domenico Sindaco) e Andrea Migliardo (Maurizio Croce Sindaco).
Nel mirino dei consiglieri della IV Municipalità che hanno firmato la nota, l’aumento della tassa sui rifiuti, così come la decisione di eliminare lo sconto sulla TARI finora previsto per chi conferisce presso le isole ecologiche di Messina: «Esprimiamo parere contrario – scrivono – alla proposta di aumento della Tari avanzata dall’Amministrazione comunale, un vero e proprio salasso per tanti messinesi costretti a fare i conti con il caro vita, considerata la contestuale revoca dello sconto fino al 35% per quanti conferiscono nelle isole ecologiche».
«A titolo esemplificativo – evidenziano –, per ogni 100 euro di tassazione, fino ad oggi i cittadini virtuosi fruivano del 35% di sconto previsto che consentiva di ridurre la tassa da 100 a 65 euro. Quindi, se dovesse passare in consiglio comunale l’aumento del 20% e la soppressione dello sconto del 35%, i cittadini dovranno versare quasi il doppio di Tari, passando da 65 a 120 euro. Una vera e propria stangata – concludono – che graverà sui messinesi, peraltro disincentivati al conferimento dei rifiuti nelle isole ecologiche, con il conseguente appesantimento del servizio di porta a porta».
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