La Polizia di Stato esegue quattro misure cautelari per delitti legati al traffico di droga in provincia di Messina, con l’aggravante di aver coinvolto anche un 14enne, figlio di uno degli indagati. Accertati anche episodi di spaccio di sostanze stupefacenti provenienti dall’Albania. Il report della Questura di Messina.
Nelle prime ore del mattino, i Poliziotti dei Commissariati di P.S. di Sant’Agata Militello e di Capo d’Orlando hanno eseguito tre misure cautelari degli arresti domiciliari ed una quarta dell’obbligo di dimora nei confronti di soggetti gravemente indiziati di vari delitti legati al traffico di stupefacenti.
Gli Agenti hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della Procura di Patti, per l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei tre pregiudicati, dei quali uno di Alcara li Fusi, uno di Militello Rosmarino e l’altro di Capo d’Orlando, mentre il quarto, anch’egli pregiudicato e proveniente da Capo d’Orlando, è stato sottoposto all’obbligo di dimorare presso il comune di residenza.
L’attività investigativa, minuziosamente svolta dal Commissariato di P.S. di Sant’Agata Militello, ha permesso di accertare l’esistenza di diversi episodi di detenzione e di spaccio di sostanze stupefacenti provenienti anche dall’Albania, sia marijuana che cocaina.
Agli autori della condotta criminosa è stata contestata anche l’aggravante per avere coinvolto nel traffico di droga un ragazzo appena quattordicenne, figlio di uno di loro, che nell’occasione fungeva anche da staffetta per il trasporto della sostanza.
Le indagini hanno preso spunto da un fatto di particolare gravità che ha visto coinvolto un giovane della zona nebroidea il quale, a causa della sconsiderata assunzione di stupefacenti, accusava malori che lo alteravano al punto da renderlo responsabile di comportamenti pericolosi per la propria ed altrui incolumità, nel corso di una rocambolesca fuga. Dopo essere stato soccorso, infatti, saltava dall’auto in movimento che stavano usando i parenti per condurlo in ospedale, si impossessava di altra autovettura che rinveniva presso una vicina abitazione e si dava alla fuga dopo aver sfondando con il mezzo rubato il cancello della stessa casa, anche rischiando di investire una donna presente sul posto. Continuando nella fuga, provocava poi un incidente che lo costringeva ad abbandonare l’auto per proseguire a piedi nelle campagne circostanti, fin quando veniva rintracciato ed arrestato dall’Arma dei Carabinieri.
L’attività investigativa, iniziata nel dicembre del 2021, è stata sviluppata nel tempo dai Poliziotti di Sant’Agata di Militello concretizzandosi nell’attività tecnica di intercettazione telefonica ed ambientale, oltre che nell’attività di pedinamenti, appostamenti e riscontri, approdando anche al sequestro di una parte della sostanza detenuta per lo spaccio, 100 grammi di cocaina pronta per essere immessa sul mercato (circa 500 dosi ricavabili), proveniente dal capoluogo di provincia e destinata ad una piazza di spaccio di Alcara li Fusi ed altri limitrofi paesi dei Nebrodi.
All’esito degli accertamenti, gli investigatori hanno ricostruito come il soggetto avente il ruolo preminente, con l’assidua e preziosa collaborazione degli altri, abbia nel tempo intessuto una solida e ramificata rete di collegamenti con i fornitori, gli intermediari, gli spacciatori ed i consumatori presenti sul territorio, elevandosi a punto di riferimento degli stessi, il tutto nell’alveo di un’attività criminosa esercitata in modo professionale e continuativo, basata su rapporti stabili e consolidati.
Si precisa, in ogni caso, che il procedimento pende tuttora in fase di indagini preliminari, e che, in ossequio del principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva di condanna, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse degli attuali indagati.
FONTE: Questura di Messina
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