Rimosse dall’Amministrazione le bibliocabine di piazza del Popolo e via Garibaldi. Perché? Ragioni igienico-sanitarie e di decoro, spiega l’assessore Massimiliano Minutoli in una nota, visto che la prima versava in stato di abbandono ed era sostanzialmente stata trasformata in un deposito di rifiuti. La seconda, oggetto anche di un nostro articolo qualche giorno fa, veniva sistematicamente svuotata e solo in pochi si premuravano di riportare libri sui suoi scaffali.
Duro il commento di Minutoli: «L’inciviltà di alcuni soggetti – scrive nella nota – ha costretto alla rimozione delle bibliocabine, installate negli anni scorsi e divenute nel tempo ricettacolo di rifiuti, essendo utilizzate come vespasiani». Un caso particolare quella di piazza del Popolo, dove la scelta della rimozione è dovuta anche all’ormai prossimo avvio dei lavori di riqualificazione.
«C’era chi utilizzava le bibliocabine come deposito di rifiuti e non per il suo scopo reale – aggiunge Minutoli –; era diventata una situazione insostenibile. In totale stato di abbandono, nessuno prendeva libri in prestito oppure implementava quelli già disponibili. Decisione maturata quindi per ragioni igienico-sanitarie. Per gli stessi motivi sarebbe stato uno spettacolo indecoroso anche in via Garibaldi, dove l’edizione 2022 della Vara attirerà l’attenzione di migliaia di turisti ed oggi è stata rimossa l’altra bibliocabina, anch’essa abbandonata».
Messina, quindi, sarà privata delle sue bibliocabine, mini biblioteche messe su all’interno di vecchie cabine telefoniche, nate per far circolare e condividere cultura e sapere. Come vi abbiamo raccontato anche noi diverse volte, nonostante lo spirito dell’iniziativa, erano state spesso oggetto di vandalismo o di ingiustificati saccheggi. Certo, forse più che rimuoverle, come fossero loro il problema, si sarebbe potuto fare qualcosa di diverso, come delle iniziative che le valorizzassero, sensibilizzando la popolazione, o anche posizionare delle telecamere di videosorveglianza.
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