Dopo la chiusura, la riapertura: l’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo è tornato operativo all’1.35 di stanotte, in seguito ai danni causati dal maltempo. Il forte vento che si era abbattuto sul capoluogo ieri sera aveva provocato il crollo delle recinzioni che proteggevano un cantiere tra i gate 1 e 8, ma già nel pomeriggio sei voli erano stati dirottati a Catania e Lamezia Terme e altri otto cancellati.
«Raffiche di vento fino a 64 nodi – scrive in una nota Gesap, la società che gestisce lo scalo palermitano – hanno causato danni rilevanti alle strutture interne e d esterne del terminal passeggeri, interessato da diversi cantieri di lavori. La forte intensità del vento ha causato la rottura della porta a vetri di uno dei gate al piano inferiore dedicato agli imbarchi. Il vento si è fatto spazio con forza verso l’interno del terminal, abbattendo la parete divisoria con pannelli di cartongesso (cesate) utilizzati per delimitare i cantieri di lavoro».
Intorno alle 22.30 di mercoledì 30 marzo si è ribaltata una parete, finita sui sedili d’attesa, che ha subito fatto scattare il piano di emergenza tra il panico dei presenti. Nessuna persona è rimasta ferita, mentre tutti i passeggeri hanno lasciato lo scalo uscendo dal varco staff, per poi completare l’evacuazione con il trasferimento in hotel su iniziativa delle compagnie aeree.
La chiusura dell’aeroporto di Palermo è partita a mezzanotte e in un primo momento era previsto che durasse fino alle ore 02:30, ma la situazione si è stabilizzata un’ora prima, con la riprogrammazione dei voli del mattino.
(Foto: ANSA)
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