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«De Luca da dimenticare»: i tre anni e mezzo di amministrazione secondo MessinAccomuna

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«De Luca da dimenticare». Così, MessinAccomuna descrive i tre anni e mezzo di amministrazione dell’ex sindaco Cateno De Luca, dimessosi il mese scorso. Dopo un primo commento negativo sulla gestione finanziaria della città, il laboratorio di partecipazione civica, ideato da alcuni sostenitori e componenti delle liste che alle scorse amministrative hanno appoggiato la candidatura di Renato Accorinti, stavolta ha preso di mira quelle che sono state le politiche urbanistiche della giunta De Luca.

Il primo punto contestato da MessinAccomuna è quello del PRG (Piano Urbanistico Generale). «L’amministrazione dimessasi – osservano – aveva ereditato uno schema di piano già deliberato e proposto al Consiglio, ha dichiarato di condividerlo, ha confermato il consulente di piano e l’ufficio-piano, ma non ha riproposto la delibera, non l’ha modificata, non ha fatto avanzare il piano, ha convocato un’unica volta il consulente. Tre anni e otto mesi di tempo perso sul più importante atto di programmazione territoriale del Comune».

Sul dissesto idrogeologico, invece, si fa riferimento a una «variante di salvaguardia al PRG», che avrebbe incrementato la sicurezza delle colline, stracciata dall’Amministrazione comunale in quanto ritenuta inutile.

«La “Variante”, definitiva e già dotata dei pareri, avrebbe – spiegano – imposto immediatamente i vincoli all’abuso del territorio, mentre il PUG (paralizzato) è in fase di redazione. Risultato; i vincoli infatti non sono scattati e, data la paralisi dello strumento urbanistico, prenderanno qualche anno per essere effettivi. Tre anni e otto mesi di tempo perso sul più grave problema territoriale della città, confidando nella clemenza del meteo».

Riguardo al Palagiustizia si critica il mancato impegno a rispettare un’intesa raggiunta tra il Comune e lo Stato. «L’amministrazione – aggiungono – ha sabotato questo accordo con note piene di notizie infondate e sbagliate; ha denunciato (senza mai dimostrarla) una presunta insufficienza di fondi. Ha avviato da zero una procedura di “manifestazione di interesse” per immobili da destinare a Palagiustizia; l’atto è vuoto e inefficace, visto che il Comune da ottobre 2015 è incompetente per legge sull’edilizia giudiziaria».

Poi, il nodo raccolta differenziata. Qui i dati sono in contrasto tra di loro e non tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, nonostante la soddisfazione dell’assessore Dafne Musolino, la quale, facendo un bilancio di fine mandato, ha dichiarato che la raccolta differenziata a Messina nel 2022 sarebbe già oltre il 50%.

«A dicembre 2018 – evidenziano – veniva annunciato che nel luglio seguente si sarebbe raggiunto il 65% di differenziata: + 47,1%. A dicembre 2019 il risultato annunciato era del 23,3%, ma il dato vero (ISPRA) era il 18,8%, un misero 0,9% in più rispetto all’anno prima! Nel 2020 viene dichiarata una percentuale del 33,1%, ma in realtà (dati ISPRA) Messina è uno dei 5 comuni su 100 che non raggiunge il 30%; appena il 29,2%. Nel 2021 è dichiarata una percentuale del 42%. Di quanto risulterà inferiore al vero?».

Si passa poi al trasporto pubblico locale, di cui l’amministrazione Accorinti andava particolarmente fiera, avendo cercato di risolvere una situazione insostenibile con pochi autobus in servizio, che tra il 2013 e il 2018 sono aumentati insieme ai km percorsi. L’accusa rivolta a De Luca è quella di aver ridotto proprio il numero di km percorsi dai bus ATM, al netto della pandemia.

«Nel periodo 2013-2017 – conclude MessinAccomuna – i chilometri percorsi da ATM erano ben più che raddoppiati, passando da 2.09.038 km. a 4.740.522 km. Nella seconda metà del 2018, l’introduzione dello “Schuttle” aveva ridotto i chilometri di circa il 10%; nessuna informazione sul 2019, ma nel 2020, si era tornati sotto i 3 milioni: 2.986.470 km. Ovviamente il Covid ha gravato, ma l’inversione di tendenza, come visto, era precedente, e questo pur con una azienda nuova e nuovi mezzi ereditati in consegna dalla precedente amministrazione».

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  1. Di Accorinti ce ne siamo già dimenticati per fortuna

  2. Un ex Sindaco, indecoroso per una città come Messina, SENZA ALCUN RISPETTO per tutti i residenti Messinesi (non suoi concittadini)!! Ha dimostrato di tenere SOLO AI SUOI PRIVATI INTERESSI….!

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