Rendere i tumori causati dall’HPV un ricordo del passato: questo l’obiettivo della campagna di vaccinazione contro il Papilloma Virus che prenderà il via il prossimo 28 febbraio all’hub della Fiera di Messina. Il vaccino è prevista per la popolazione, femminile e maschile, dagli 11 anni in poi ed è gratis per le donne fino al compimento ai 26 anni e negli uomini fino a 18 anni.
Di cosa si tratta? Per chi non lo sapesse, il Papilloma è un virus responsabile di una serie di patologie dell’apparato genitale, tra cui i condilomi, le lesioni cervicali e le neoplasie anogenitali, tumori testa collo e in particolare il tumore del collo dell’utero. È possibile però vaccinarsi contro infezione causata dall’Human Papilloma Virus (HPV).
Come funziona? Da lunedì 28 febbraio è possibile vaccinarsi contro il Papilloma Virus, tutti i giorni presso l’hub della Fiera di Messina. La vaccinazione, come anticipato, è prevista dagli 11 anni in su ed è gratuita ed è gratuita per le donne fino al compimento dei 26 anni e negli uomini fino a 18 anni. Inoltre, per chi ha alcune patologie ed è un soggetto fragile e per i conviventi di chi sarà interessato da questa vaccinazione, è possibile farla gratis fino ai 45 anni.
L’iniziativa è promossa dal dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Messina e dall’Ufficio Covid 19: «I vaccini – spiega Commissario per l’Emergenza Covid, Alberto Firenze – sono tra gli interventi sanitari più studiati, sicuri ed efficaci che esistano. Per questo, bisogna fare presto affinché si possa rendere il Covid e anche i tumori causati dall’HPV un ricordo del passato».
«Questa nuova campagna – prosegue – è importante perché nel corso dell’emergenza determinata dall’infezione da Covid-19, in effetti, le attività vaccinali su Papilloma Virus sono drasticamente diminuite vista la situazione emergenziale. Il Ministero della salute, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha formulato una serie di raccomandazioni operative rivolte alle regioni e province Autonome, allo scopo del ripristino e del rafforzamento delle attività di vaccinazione, al più presto tramite: il ripristino dei servizi dedicati; il rafforzamento della comunicazione ai cittadini sull’importanza della vaccinazione; il recupero delle “lacune immunitarie” che si possono essere create durante l’emergenza dovuta al Covid 19; l’espansione dei servizi per le vaccinazioni “di routine” che consentano di raggiungere i soggetti non vaccinati».
(643)