Il Comitato La Nostra Città lancia l’allarme sulla pericolosità del viadotto Ritiro, sollecitando gli interventi di messa in sicurezza del tratto autostradale. Il Comitato si rivolge all’Amministrazione comunale ricordando che «la sicurezza e la pubblica incolumità dovrebbero stare in cima ai pensieri di ogni amministratore» e per questo «sarebbe opportuno che qualche soluzione venisse partorita con celerità».
«Da due anni circa il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina ─ si legge nella nota de “La Nostra Città” ─ ha certificato la pericolosità del viadotto autostradale di Ritiro. Sia rispetto alle ultime norme antisismiche sia a prescindere da esse. Rischio che ha comportato il restringimento della relativa corsia autostradale e le conseguenti ripercussioni sul traffico gommato pesante e leggero.
Più volte l’ingegnere capo del Genio Civile Sciacca ha sollecitato le amministrazioni competenti a intervenire per appaltare gli interventi necessari a mettere in sicurezza l’asse viario dove nove piloni su quaranta presentavano preoccupanti ammaloramenti già all’epoca delle verifica tecnica. Da quello che è dato sapere l’Amministrazione comunale dovrebbe provvedere a realizzare un modesto collegamento tra l’attuale corsia autostradale e il viale Giostra in modo da permettere l’avvio dei lavori strutturali, in modo tale da non interrompere i flussi viari durante l’esecuzione delle opere.
Palazzo Zanca però non riesce a risolvere la questione, sembrerebbe, per mancanza di fondi. Per esempio non dovrebbe essere complicato, finita la sbornia elettorale, chiedere agli assessori e deputati regionali di intervenire al Consorzio autostradale, affinché esegua direttamente l’intervento. L’altra alternativa sarebbe quella di delegare ancora una volta la Magistratura chiedendoLe di chiudere il tratto autostradale e bloccare i collegamenti. In passato è già avvenuto e non vorrebbe essere il Comitato La Nostra Città a chiederlo adesso».
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