«La città assiste sgomenta alla ennesima trasformazione del sindaco De Luca»: così Pd e Libera Me commentano le recenti prese di posizione del Primo Cittadino, che negli ultimi giorni è tornato a invocare le scuole chiuse, per contenere i contagi da covid-19, e a sostenere l’obbligo vaccinale. Tale comportamento, secondo i consiglieri comunali, striderebbe con quello tenuto nelle settimane appena precedenti il Natale, quando la Giunta aveva programmato oltre 200 concerti ed eventi in tutta la città.
I consiglieri comunali del PD Gaetano Gennaro, Alessandro Russo, Antonella Russo e Felice Calabrò, e i colleghi del gruppo Libera Me,Biagio Bonfiglio e Massimo Rizzo, puntano il dito contro il sindaco di Messina, Cateno De Luca, e lo accusano, sostanzialmente, di incoerenza. Ecco la loro nota.
Pd e LiberaMe: «Ennesima trasformazione del sindaco De Luca in sceriffo»
Le ultime dirette in cui il sindaco di Messina Cateno De Luca hanno attirato l’attenzione dei consiglieri di Pd e Libera Me, che segnalano un ritorno dello «sceriffo dai toni ultimativi», dopo «mesi di latitanza sul tema». Gli esponenti dei due gruppi consiliari rinfacciamo al Primo Cittadino la scelta di proseguire con gli eventi di Natale nonostante l’aumento dei contagi e lo accusano di incoerenza per le posizioni espresse negli ultimi giorni, a partire dalla volontà di tenere le scuole chiuse.
«In queste ore – commentano i consiglieri comunali – la città assiste sgomenta alla ennesima trasformazione del sindaco De Luca in sceriffo dai toni ultimativi in tema di emergenza pandemica. Sembra quindi riaccorgersi dell’esistenza del Covid-19, dopo mesi di latitanza sul tema, intento com’era a girare la Sicilia con il suo tour musicale, e di conseguenza, fiutando il nuovo vento che tira in queste settimane, torna in versione “chiusurista” per ogni attività, ricordando, rammaricato, che Messina ha visto nelle scorse ore il 22% dei positivi ai tamponi effettuati».
«Questo nuovo sentimento – proseguono – stride con i suoi toni di appena una settimana fa, quando, incurante di chi gli suggeriva prudenza, si ostinava a inseguire concerti in piazza, capodanni con star della musica (poi falliti come era giusto che fosse, e non per sua decisione) e altre occasioni di assembramenti all’aperto per le feste di Natale, per le quali la prudenza avrebbe dovuto suggerire di rinviare eventi e concerti pubblici a date migliori. È lecito domandarsi: a causa delle manifestazioni di piazza già tenute nell’ultimo mese quante persone sono state contagiate, vista la crescita esponenziale dei positivi nella nostra città?».
Il «De Luca “chiusirista”» e «vaccinista»
Negli ultimi giorni, il sindaco di Messina, Cateno De Luca ha più volte sottolineato come – secondo lui – il governo dovrebbe imporre l’obbligo vaccinale. «Proprio lui – commentano PD e Libera Me –, lo stesso De Luca che in un anno ha espressamente sostenuto la campagna vaccinale solo per un paio di occasioni, senza utilizzare le sue fluviali dirette Facebook per formulare appelli civici – come nel frattempo i sindaci delle grandi città italiane facevano – e ciò ha fatto solo evitare di perdere fasce di suo elettorato dichiaratamente “no vax”».
E poi si torna sul nodo “scuole”, già argomento di discussione in precedenti occasioni. «Oggi – proseguono i consiglieri comunali – De Luca vorrebbe “chiudere le scuole per tutto gennaio”, inseguendo ancora una volta quella deriva dall’inutile sapore demagogico delle scuole chiuse per una settimana senza allerta maltempo: occasione ancora una volta irripetibile per solleticare le simpatie degli studenti messinesi e magari replicare quei penosi bagni di folla tra i ragazzi nella Galleria Vittorio Emanuele, con tanto diretta FB e con commosso appello alla gioventù che lo amerebbe. Il tutto, in evidente contrasto con le disposizioni normative nazionali; come al solito…».
Proprio sul punto “scuole e covid-19” Pd e Libera Me pongono quindi degli interrogativi al Sindaco in merito al lavoro svolto dall’Amministrazione negli ultimi mesi: «A questo nuovo De Luca “chiusurista” – scrivono – chiediamo espressamente: a) quanto è stato fatto dalla sua giunta per mettere in sicurezza dal contagio da Covid-19 le scuole di Messina ed i mezzi di trasporto pubblici? b) Quanto è stato impegnato lui e i vari assessori che si sono avvicendati con la delega alle scuole a spingere gli studenti messinesi alla vaccinazione? c) alla luce della nuova svolta “chiusurista” e “vaccinista” del sindaco, quanti membri della sua Giunta sono vaccinati e da quanto tempo, così da fungere da esempio per la collettività?».
Il tasto smartworking
I consiglieri comunali Gaetano Gennaro, Alessandro Russo, Antonella Russo, Felice Calabrò, Biagio Bonfiglio e Massimo Rizzo ricordano allora la dura presa di posizione di qualche mese fa del sindaco De Luca contro lo smartworking.
«Infine – evidenziano –, non può non destare stupore la sua pretesa di volere lo “smartworking al 50%” per gli uffici comunali (visto che peraltro per legge è possibile già da tempo disporne al 49%!). Da mesi va ripetendo che i lavoratori da casa non sono altro che dei fannulloni, da mesi va quindi revocando, tra i lavoratori del Comune, tutte o quasi le posizioni in smartworking che erano state autorizzate. Un bipolarismo politico e amministrativo imbarazzante, e che lascia attoniti. Siamo ancora una volta dinanzi a comportamenti politicamente schizofrenici, che dimostrano l’incapacità del sindaco di tenere una condotta coerente nei confronti della città sul difficilissimo tema della lotta alla pandemia: tutto e il suo contrario, solo per inseguire la pancia della gente, solo per carpirne elettoralmente l’umore popolare».
Pd e Libera Me: «De Luca sospenda gli insulti preelettorali e pensi finalmente ai cittadini»
In conclusione, Pd e Libera Me lanciano un “appello” al Sindaco di Messina: «Adesso a De Luca chiediamo – visto che ci attendono settimane decisamente complicate – di scendere dal pulpito elettorale, di smettere di dare la colpa a tutte le Istituzioni tranne che a se stesso, anzi di collaborare con tutti, nell’interesse primario della salute dei cittadini. Di ripristinare gli hub aperti e immediatamente dopo chiusi per polemiche con l’Asp; di governare con più presenza di Vigili urbani le lunghissime file stradali che si verificano quotidianamente per effettuare i tamponi, di aprire un tavolo permanente con Asp, Università, strutture ospedaliere, Ordine dei Medici, nella sua qualità di massima autorità sanitaria cittadina, al fine di prevenire una possibile imminente saturazione delle terapie intensive in città, e di poter garantire anche agli altri pazienti dei percorsi per una efficace cura di patologie non meno importanti, come quelle neoplastiche e cardiovascolari».
«Gli chiediamo, insomma, di fare il Sindaco – concludono. Sospenda gli insulti preelettorali e pensi finalmente ai cittadini».
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