Il Consiglio di Giustizia Amministrativa (Cga) della Regione Siciliana respinge l’appello della RI.FO.TRAS. contro il Comune di Messina. La ditta aveva fatto ricorso contro il decreto di esproprio emesso da Palazzo Zanca per consentire i lavori di realizzazione della nuova via Don Blasco. A commentare, l’assessore alle Infrastrutture, Salvatore Mondello: «Sentenza storica».
Di cosa stiamo parlando? La RI.FO.TRAS., azienda di autodemolizioni di Messina, rientrava tra gli espropri necessari per l’esecuzione dei lavori per la nuova via Don Blasco. Raggiunta dal provvedimento, la ditta è passata per le vie legali, impugnando i decreti di esproprio, e, con motivi aggiunti, ha impugnato i conseguenti verbali delle relative operazioni di immissioni in possesso e di consistenza. Nel marzo 2021, il Tar di Catania ha in parte dichiarato inammissibile ed in parte respinto il ricorso introduttivo del giudizio e ha dichiarato inammissibile il ricorso per motivi aggiunti. L’Azienda si è quindi appellata al Cga.
Oggi, con la decisione del Cga della Sicilia del 10 novembre 2021 la vicenda si è chiusa. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa respinto l’appello della RI.FO.TRAS e condannato l’appellante a pagare le spese di giudizio, liquidate complessivamente in 3mila euro, oltre accessori di legge, in favore del Comune di Messina.
A commentare, l’assessore alle Infrastrutture, Salvatore Mondello: «È una sentenza storica – ha dichiarato – che rende giustizia all’Ente e che mette fine al condizionamento burocratico, che di fatto ha fortemente rallentato i lavori della nuova Via Don Blasco. Si chiude quindi una questione molto articolata e delicata, che ci ha visti impegnati in una battaglia di legalità nell’interesse dello sviluppo di Messina. Il rilievo strategico della grande opera è infatti sotto gli occhi di tutti, ed essere riusciti con caparbia a sbrogliare questa intricata matassa, ci rende orgogliosi del risultato raggiunto».
«Il mio sentito ringraziamento – ha proseguito – va all’avvocato Arturo Merlo, che ha saputo far valere le ragioni del Comune e a tutti i tecnici interni ed esterni che hanno lavorato in sinergia con l’Amministrazione. Ci siamo impegnati con la convinzione di dover difendere una posta in gioco altissima, ovvero la possibilità di un importante volano di sviluppo per la comunità, rappresentata proprio dalla nuova via Don Blasco, che in ogni caso non deve essere considerata come un punto di arrivo, nonostante la complessità dell’opera, ma una svolta storica per la città, in termini viabili, commerciali e turistici. Oggi ha vinto Messina, e ne siamo fieri!».
A questo link è possibile leggere la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa.
(259)