«Il Comune di Messina vuole rinviare ancora una volta il Referendum per la costituzione del Comune di Montemare»: ad affermarlo è il Comitato promotore della consultazione, che chiede l’intervento della Regione Siciliana affinché si vada alle urne al più presto.
Rinviato inizialmente a causa dell’emergenza covid-19, il Referendum è stato richiesto per consentire ai cittadini di votare per il distacco di alcuni villaggi della VI Circoscrizione dal Comune di Messina – nello specifico, Orto Liuzzo, Rodia, San Saba, Calamona, Piano Torre, Spartà, Acqualadroni, Tono, Castanea, Salice, Gesso, Massa S. Giorgio, Massa S. Lucia, Massa S. Giovanni, Massa S. Nicola – e per la costituzione di un ente autonomo. A promuovere l’iniziativa referendaria, il Comitato “Montemare Comune”.
Già a settembre, a seguito di un sollecito al Comune da parte della Regione, il Comitato aveva inviato una nota con la quale chiedeva di tenere il Referendum a ottobre, in coincidenza con le elezioni amministrative previste per diversi comuni della provincia di Messina. Ad oggi, però, la consultazione non è stata ancora programmata.
«Il Comune – scrive il Comitato “Montemare Comune” – sostiene che al momento l’operazione referendaria non può essere condotta a termine in quanto, a causa della perdurante emergenza sanitaria (ad oggi fissata fino al 31 dicembre 2021), fino a quella data nulla si può fare. Questa posizione è legittimata anche dal fatto, secondo il Comune, che sarebbe ancora oggi vigente il Decreto Sindacale n. 40 del 27 ottobre 2020, che aveva già bloccato e rinviato lo scorso anno, forzando la mano, l’iter referendario con data prevista per il voto il 13 dicembre 2020».
Oggi, anche alla luce della mutata situazione pandemica, i promotori del Referendum chiedono risposte a Palazzo Zanca, anche in ragione del fatto che in tutta Italia si è già tornati alle urne nelle scorse settimane: «Anche la polemica – aggiunge il Comitato –aperta sulla attuale vigenza o meno del Decreto Sindacale n. 40 da parte del Comune di Messina è del tutto inutile e strumentale. La Regione ha già deciso e scritto che non lo è più, ed è anche per questo, oltre ai reiterati silenzi in risposta a tutte le sollecitazioni e note di chiarimento inviate al Comune in questo ultimo periodo, che la stessa Regione ha diffidato il Sindaco ad indire ed a portare a compimento il Referendum, entro i termini previsti, così come legittimamente previsto e stabilito».
«Entro i termini previsti – specifica il Comitato –, perché l’Assessorato Regionale Autonomie Locali con nota prot. n. 25512 del 11 marzo 2021, ha stabilito e comunicato, che “i termini della consultazione elettorale di cui al D.A. 219/18 (il Referendum Montemare) dovranno essere uniformati a quelli previsti dal D.L. 5 marzo 2021 N. 25”. Dunque, semplicemente, lo svolgimento del Referendum si sarebbe dovuto tenere in concomitanza con le elezioni amministrative in Sicilia».
Fatte queste premesse, il Comitato “Montemare Comune” chiede «l’autorevole, previsto e dichiarato intervento della Regione con l’immediato invio del commissario sostitutivo».
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