Il degrado non risparmia neanche la Villa Mazzini. Seconda villa pubblica della città, «si presenta agli occhi dei visitatori, residenti e non, piena di insidie e di situazioni di incuria». A denunciare la condizione in cui versa questo luogo pubblico di Messina e punto di incontro per i cittadini è il consigliere comunale, Claudio Cardile, che elenca tutte le criticità presenti nello spazio pubblico: pavimentazione dissestata in più punti; lampioni danneggiati e distrutti o assenti (di
cui è rimasto solo lo scheletro); radici dei ficus che toccano quasi terra al vecchio totem informativo, ormai inutilizzabile.
Quest’ultimo, infatti, costituisce un serio pericolo per i bambini che giocano nell’area poiché — spiega Cardile — «la tastiera è arrugginita e marcia e, inizialmente “incerottata” alla meno peggio per limitare i danni, ora mostra tutti i segni del tempo in pericolosissimi buchi all’interno dei quali è facile, per i più piccoli, introdurre le dita! La parte in plastica a protezione dei monitor è peraltro distrutta e presenta margini taglienti».
Anche le mura esterne dell’acquario comunale sono state “attaccate” dall’incuria: «“dipinte” di graffiti, con intonachi e rivestimenti cadenti o mancanti da tempo immemore».
L’area è quotidianamente frequentata da decine di bambini e dai turisti che sbarcano dalle navi crociera che devono fare i conti con tale degrado. Cardile chiede, innanzitutto, la rimozione del vecchio e ormai pericoloso totem informativo e interventi manutentivi per ridare decoro alla Villa e all’acquario comunale.
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