Nonostante lo scontro aperto con Palermo e la diffida dell’assessore all’Economia e vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, il sindaco di Messina Cateno De Luca si è recato stamattina al serbatoio Montesanto per dare il via ai lavori. L’esponente della Giunta Musumeci contesta all’Amministrazione comunale di non aver inviato la documentazione necessaria; l’assessore Dafne Musolino e l’ex presidente di AMAM, Salvo Puccio, dicono invece che la progettazione esiste e che tutto è stato inoltrato regolarmente agli uffici competenti. Il bene interessato ai lavori, si ricorda, è di proprietà dell’Eas (Ente acquedotti siciliani) e quindi della Regione.
Come annunciato lo scorso 8 aprile da Dafne Musolino e Salvo Puccio, oggi, 12 aprile, il Primo Cittadino ha dato il via ai lavori al serbatoio Montesanto, «senza sé e senza ma» recandosi sul posto insieme all’ex presidente di AMAM, all’attuale presidente Loredana Bonasera ed al consigliere Salvatore Ruello.
Nella diretta Facebook di stamattina, quindi, il sindaco di Messina Cateno De Luca ha contestato quanto affermato dal vicepresidente della Regione Siciliana – che in una nota del 7 aprile aveva parlato di una «grave carenza documentale» in merito agli interventi in questione – rivolgendosi direttamente a lui: «Il 22 gennaio il tuo dirigente generale dice che ha preso in carico la pratica e che l’ha sottoposta alla tua valutazione. In quasi quattro mesi le leggi non funzionano per voi? La pubblica amministrazione, entro 30 giorni dal ricevimento di un’istanza di parte deve rilasciare l’autorizzazione oppure richiedere di integrare l’istanza».
Segue un’ordinanza firmata dal Primo Cittadino per l’avvio dei lavori, ma «il 31 marzo – prosegue il Sindaco di Messina – ci arriva una diffida con cui ci viene detto che non possiamo entrare nel cantiere. Io sono nel cantiere, oggi apro e inizio i lavori perché non posso perdere il finanziamento. Armao, vieni qua con i tuoi sodali». I lavori, avevano ricordato la scorsa settimana Musolino e Puccio, rientrerebbero tra quelli finanziati con il Masterplan.
«Noi – ha concluso Cateno De Luca – intanto andiamo avanti con il nostro cantiere, perché abbiamo la necessità completare questi lavori che ci permetteranno di dare un segnale importante per l‘approvvigionamento idrico di Messina. Magari con i nostri limiti, noi continuiamo a fare le cose, a svolgere il nostro compito».
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