Nella Messina zona rossa i parrucchieri sono aperti o chiusi? È questa la domanda che ci si sta ponendo ormai da diverse ore senza riuscire a trovare una risposta univoca nel caos normativo che si è venuto a creare tra le disposizioni contenute nel Dpcm Conte, quelle dell’ordinanza Musumeci e quelle dell’ordinanza De Luca. Per cercare di capire meglio la situazione, vediamo cosa dicono, sul punto, i singoli documenti.
Tutto parte, com’è noto, dalla diretta del sindaco di Messina Cateno De Luca della scorsa domenica 10 gennaio. In quell’occasione, il Primo Cittadino ha letto i contenuti dell’ordinanza varata per “rafforzare” la zona rossa disposta dalla Regione, inserendo maggiori restrizioni. Alcune di queste restrizioni sono già in vigore, altre saranno valide dal 15 gennaio, altre ancora saranno modificate perché frutto di «sviste e refusi» nati dalla fretta di pubblicare il provvedimento. Siete già sufficientemente confusi? È comprensibile.
Per cercare di capirci qualcosa, partiamo dall’“alto”, dal primo provvedimento, ovvero il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) del 3 dicembre 2020. L’articolo 3 del documento ci dice che in zona rossa «sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24». L’allegato 24 consente l’apertura di «lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia; attività delle lavanderie industriali; altre lavanderie, tintorie; servizi di pompe funebri e attività connesse; servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere». Quindi, il Dpcm Conte lascia i parrucchieri aperti anche in zona rossa (qui gli allegati e qui il Dpcm).
L’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci che disciplina la zona rossa per Messina (e per i comuni di Castel di Iudica e Ramacca, nel catanese) non fa esplicito riferimento ai servizi alla persona, né all’allegato 24 (ma solo al 23, che riguarda il commercio al dettaglio, vale a dire i negozi), ma rimanda tramite l’articolo 2 al Dpcm del 3 dicembre 2020: «Per quanto non espressamente disciplinato – si legge nel documento – si applicano le disposizioni di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 dicembre 2020». Di conseguenza, anche per l’ordinanza Musumeci parrucchieri e barbieri sono aperti (qui l’ordinanza).
Infine, arriva l’ordinanza De Luca del 10 gennaio 2021. Le misure contenute nel documento sono in vigore dall’11 al 31 gennaio, fatta eccezione per quelle per le quali è espressamente indicata una data posticipata (vale a dire quella del 15 gennaio). Al punto 19 del documento si legge: «È disposta la sospensione delle attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti)». Dunque, per l’ordinanza De Luca, nella Messina zona rossa i parrucchieri e i barbieri sono chiusi (qui il PDF).
Questi, dunque, i documenti. Attualmente, l’ordinanza del 10 gennaio 2021 del sindaco di Messina Cateno De Luca è in vigore, ma – come lui stesso ha annunciato – sono previste modifiche e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza lo ha invitato a rettificare il provvedimento per quel che riguarda le misure che prevedono «limitazioni incompatibili con le primarie ed irrinunciabili esigenze di ordine sociale». Il riferimento, contenuto in maniera esplicita nella nota della Regione è ai negozi, ma parrucchieri e barbieri sono in ogni caso inseriti (a livello nazionale) tra i servizi essenziali.
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Insomma l ordinanza Musumeci dice anche chiuse tutte le attività commerciali tranne quelle in allegato 23 quindi da capire un po’ cosa significhi