Un buon risultato, un fallimento, una cosa bella per la Messina del 2021: per l’inizio dell’anno nuovo abbiamo chiesto ai consiglieri comunali di fare un bilancio di ciò che è successo in città, da un punto di vista amministrativo, ma non soltanto. E soprattutto, gli abbiamo chiesto cosa vorrebbero per questo pezzo di terra in riva allo Stretto che ormai oltre due anni fa sono stati chiamati a rappresentare. Ecco le loro risposte, in pillole, per aprire con un pizzico di ottimismo il mese di gennaio, senza però ignorare il passato.
Una piccola avvertenza: l’articolo è diviso in due parti, oggi sentiremo (più o meno) metà del Consiglio Comunale, domani l’altra metà.
I consiglieri del Movimento 5 Stelle (Andrea Argento, Cristina Cannistrà, Paolo Mangano, Giuseppe Fusco e Giuseppe Schepis)
Sul fronte della più strenua opposizione alla Giunta De Luca, siedono tra i banchi i cinque consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Andrea Argento, Cristina Cannistrà, Giuseppe Fusco, Paolo Mangano e Giuseppe Schepis.
Per i cinque consiglieri pentastellati a risollevare le sorti di Messina, nel 2020, è stata «l’attività del Governo, che ha permesso alla Città Metropolitana di approvare i Bilanci, e conseguentemente di stabilizzare i lavoratori e avere risorse per lavorare sulle infrastrutture».
Un punto basso, invece, per il M5S, ha riguardato proprio il Consiglio Comunale che, in quest’anno così complesso «non si è riappropriato del proprio ruolo istituzionale. Anzi, al contrario, si è compattato contro le opposizioni che invece hanno messo in luce questioni politiche sin troppo evidenti per chiunque, ma (chiaramente) non per chi sostiene questa Amministrazione». Così facendo, aggiungono «si delegittima l’istituzione stessa che noi tutti consiglieri rappresentiamo».
Per il 2021, invece, l’obiettivo è quello del risanamento: «Vorremmo vedere, finalmente – sottolineano i consiglieri del M5S –, lo sbaraccamento totale della città, cosa che avremmo voluto già registrare da diverso tempo visto che qualcuno lo aveva promesso, a noi e soprattutto alla città, illudendola, con scadenza al 31 dicembre 2018. Tutte le forze politiche presenti nel Consiglio hanno scommesso su questo e l’impegno è forte e puntuale anche ad altri livelli: molti parlano di sbaraccamento prendendosi i riflettori, noi conosciamo tutte le azioni messe in campo dal Deputato Francesco D’Uva anche senza clamore mediatico, per un impegno parlamentare costante e quotidiano che lo renderà uno dei padri dello sbaraccamento, come un genitore che ama suo figlio senza chiedere nulla in cambio».
I consiglieri di Ora Messina (Francesco Pagano e Giandomenico La Fauci)
Partiamo dal lato positivo, il silver lining in mezzo a questi otto mesi di pandemia: «In un anno così duro e pieno di addii – esordiscono Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano del gruppo Ora Messina –, ci piace sottolineare la grande forza di volontà dimostrata da tantissimi cittadini messinesi nell’affrontare questa emergenza straordinaria. Ringraziando chi ha sempre rispettato le regole, pur soffrendo per le tante rinunce obbligate».
Ciò che invece non è proprio andato giù ai due consiglieri del centro-destra è stata «l’intollerabile raccolta di ordinanze prodotte dal nostro “sindaco sceriffo” poi puntualmente annullate dai vertici istituzionali». A cui si aggiunge, proseguono: «La continua campagna elettorale di Cateno De Luca, fatta di show improvvisati, dirette Facebook e mancato rispetto dei ruoli istituzionali. Cosa di cui – precisano – abbiamo sofferto anche noi come Consiglio Comunale».
Chiuso il capitolo “2020”, quali sono invece le proposte per il 2021? I sogni nel cassetto per la Messina di domani? «La prima risposta – chiariscono Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano –, scontata, è la fine della pandemia e dello stato di emergenza. Per la città di Messina nello specifico, invece, ci auguriamo che possano essere intrapresi i primi passi verso il miglioramento: una democrazia reale e fatta di confronti politici, l’inizio di lavori per opere infrastrutturali necessarie, i cantieri per la messa in sicurezza del territorio. E, infine, tutte quelle strategie previste nei processi di smart city volte al miglioramento ambientale, della mobilità e dell’efficienza energetica».
I consiglieri di Forza Italia (Pierluigi Parini, Ugo Zante e Nicoletta D’Angelo)
Su una cosa sono tutti concordi, consiglieri, Sindaco e Giunta: il lavoro svolto, insieme, per il risanamento finanziario del Comune, passato anche attraverso l’approvazione di centinaia di delibere riguardanti debiti fuori bilancio, è stato un passo importante per Messina.
Lo spiegano bene i consiglieri comunali di Forza Italia, Nicoletta D’Angelo, Pierluigi Parisi e Ugo Zante, che interrogati su ciò che di buono è successo nella città dello Stretto nel 2020 non hanno dubbi: «Il Sindaco, insieme al consiglio comunale – spiegano –, è riuscito a risanare parzialmente il bilancio comunale. È un aspetto importante. Abbiamo approvato una miriade di debiti fuori bilancio, stiamo cercando di pagare i creditori e con la messa in liquidazione dei vari crediti le tasche di Palazzo Zanca stanno cominciando a respirare».
Se c’è qualcosa, invece, su cui si dovrebbe lavorare, secondo i consiglieri forzisti, è l’endemica carenza di personale di Palazzo Zanca: «Il Comune di Messina conta la metà della metà dei dipendenti che dovrebbe avere. Di buon auspicio – chiariscono – sono stati il ridimensionamento dei dirigenti e l’accorpamento delle cariche, ma ancora la macchina amministrativa va a rilento».
Per la Messina del 2021 e per il futuro della città in generale, invece, le proposte del gruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale sono diverse. Prima tra tutte, quella di implementare e rendere effettiva la democrazia partecipata: «Vorremmo vedere – spiegano – una partecipazione attiva e un avvicinamento dei cittadini all’Amministrazione, così come avvenuto per la riqualificazione del parcheggio Palmara, per esempio». Ma tra i sogni nel cassetto, i settori su cui la città dello Stretto dovrebbe puntare non possono mancare, concludono D’Angelo, Parisi e Zante, interventi decisi sul turismo e sulle politiche giovanili.
I consiglieri di Libera Me (Nello Pergolizzi, Massimo Rizzo e Biagio Bonfiglio)
«Soltanto un ente finanziariamente sano può programmare per il futuro»: per questo motivo, per i consiglieri di Libera Me, Biagio Bonfiglio, Nello Pergolizzi e Massimo Rizzo, un traguardo importante per Messina nel 2020 è stata la ristrutturazione finanziaria del Comune. Ma tra le delibere approvate quest’anno, i consiglieri vogliono ricordare anche quella, proposta dal consigliere Rizzo, che prevede l’intitolazione del giardino di fronte la Prefettura ai fratelli Messina, i due bambini che hanno perso la vita nell’incendio di via dei Mille di due anni fa.
A preoccupare per le sorti della città, forse più quest’anno che in precedenza, è secondo gli esponenti di Libera Me «l’emorragia di giovani, che lasciano Messina per ragioni di studio e di lavoro. Si percepisce un senso di impotenza – specificano – da parte della politica in generale. I giovani dovrebbero rappresentare il nostro futuro, ma Messina diventa sempre di più una città vecchia».
Per il 2021, infine, l’augurio del gruppo consiliare è che si riesca a ridare alla città «maggiore decoro, sia urbano, a livello di pulizia e manutenzione del verde, che istituzionale. Solo attraverso il recupero della fiducia nelle istituzioni – spiegano – si può pensare di programmare il futuro. Fattore che dipende dal comportamento che assumono i soggetti responsabili da un punto di vista istituzionale».
Il consigliere della lista Bramanti sindaco (Giovanni Caruso)
Tra i risultati positivi ottenuti per Messina proprio sul finire del 2020, il consigliere della lista Bramanti Sindaco, Giovanni Caruso, segnala la messa a bilancio delle risorse per la riqualificazione di piazza del Popolo: «A Bologna, Torino, i portici sono valorizzati, sono un biglietto da visita, potrebbero esserlo anche qui – spiega. Si tratta di un progetto che ho seguito da quando ero alla circoscrizione. Nel 2019 ho presentato un ordine del giorno al riguardo e a novembre 2020 siamo riusciti a destinare le somme necessarie attraverso una variazione di bilancio. È un segnale importante per gli esercenti che continuano a investire nella zona. Senza di loro la piazza sarebbe desolata, buia, vuota».
Ripercorrendo l’anno appena trascorso, ciò che proprio non è piaciuta al consigliere Caruso è stata la gestione degli impianti sportivi cittadini: «Sicuramente – specifica – si tratta di un problema strutturale, perché abbiamo tanti impianti non a norma, come per esempio il Palatracuzzi, le cui pessime condizioni sono note a tutti. L’analisi che faccio, però, non si limita solo all’aspetto strutturale. Lo sport è sociale, è inclusione. Quando c’è qualcosa che non va nel settore, si crea un problema di carattere sociale. Le tante società sportive della città, per lo più dilettantistiche, private di impianti adeguati rischiano di non poter svolgere la propria attività».
Guardando al 2021 l’esponente della lista Bramanti Sindaco punta l’attenzione su un progetto ben preciso che vorrebbe vedere realizzato sul territorio: «Nel quartiere di Montepiselli – dichiara – c’è un terreno di proprietà dell’AMAM che andrebbe adibito a parcheggio. Può sembrare una cosa banale, ma per un quartiere popoloso come quello avere più posti auto può fare la differenza, soprattutto per le persone più anziane. Tra l’altro, le difficoltà della viabilità, nella zona, sono infinite, molti hanno l’abitudine di parcheggiare ai bordi della strada impedendo il passaggio a eventuali mezzi di soccorso. Il progetto – chiarisce – da un punto di vista formale c’è già, ma sto cercando di trovare le risorse. Le difficoltà di viabilità lì sono infinite».
Un consigliere del Gruppo misto (Ciccio Cipolla)
Concludiamo questo bilancio con alcuni consiglieri del gruppo misto e cominciamo con Ciccio Cipolla. Anche per lui il traguardo più importante per Messina nel 2020 è stato il lavoro svolto in Aula insieme alla Giunta per il risanamento finanziario dell’Ente: «Nella passata amministrazione – sottolinea – in Consiglio sono arrivati pochissime delibere di debiti fuori. In questi due anni, invece, ne abbiamo votato centinaia, cosa che ha fatto risparmiare all’Amministrazione un paio di milioni di euro».
Ciò che proprio non va sono per Ciccio Cipolla le condizioni in cui si trova la città dal punto di vista della pulizia: «Parlo anche sulla base delle segnalazioni che mi arrivano dai cittadini – spiega. La raccolta differenziata ha ancora molte difficoltà, Messina è un po’ sporca, e bisognerebbe aumentare i lavori di scerbatura. Sono bisogni essenziali per una società civile. MessinaServizi Bene Comune sta facendo i salti mortali, ma purtroppo la città è sporca e spesso il messinese si comporta in modo incivile». Altri tasti dolenti, sottolinea, la viabilità e le carenze del trasporto pubblico».
Tra gli obiettivi del 2021, invece, c’è la riqualificazione di Torre Faro. «Insieme alla zona Falcata, è un’area con delle potenzialità stratosferiche – evidenzia Cipolla. Non sfruttarle è un peccato. Mi piacerebbe vedere Torre Faro come Taormina. Dovrebbe essere un fiore all’occhiello per Messina, in grado di attrarre i turisti».
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