foto di una classe con dei bambini e un'insegnante a scuola che indossano le mascherine contro il coronavirus

Scuole e covid a Messina, Cmdb: «Chi paga i danni educativi?»

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Scuole aperte, scuole chiuse, «chi paga i danni educativi?»: a porsi questa domanda è Cambiamo Messina dal Basso che critica aspramente le ultime ordinanze firmate dal sindaco Cateno De Luca e propone altri interventi per assicurare la sicurezza tra gli studenti e rispondere alle nuove esigenze derivanti dall’emergenza coronavirus.

Dopo lo screening sul covid-19 della scorsa settimana (ancora in corso per alcuni istituti della città), le scuole elementari e medie di Messina hanno potuto riaprire i cancelli e riprendere le lezioni in presenza. Ma il modo in cui il Primo Cittadino ha gestito la situazione non ha convinto Cmdb, che non risparmia le critiche: «Tra ricorsi e pronunce del Tar, dirette Facebook ed ordinanze comunali, polemiche sui social e sulla stampa, si conferma dunque l’unico fatto certo ed incontrovertibile di questa vicenda – scrive il movimento in una nota – il Comune di Messina è stato tra i pochi comuni in Italia ad avere chiuso le scuole elementari e medie senza avere avuto dati certi che lo richiedessero ed anzi nonostante  i dati ufficiali dichiarassero un numero minimale di contagiati; inoltre è probabilmente l’unico comune in Italia che ha decretato la chiusura delle scuole pur essendo in zona gialla».

«Questa  situazione assurda – proseguono da Cambiamo Messina dal Basso – viene accettata dai vari livelli istituzionali (Prefettura, Regione, Governo) ed addirittura in parte confermata dal Tar (vedi l’ultima pronuncia, seppure non definitiva), pur essendo normativamente definito che il Sindaco non può assumere provvedimenti più restrittivi rispetto a quelli decisi a livello regionale e nazionale, né che provvedimenti così severi possano essere presi in mancanza di un dato epidemiologico certo ed addirittura senza il parere delle autorità sanitarie».

«Nel frattempo – concludono –, e comprensibilmente, genitori, studenti e personale scolastico continueranno a vivere nella preoccupazione e nell’incertezza. L’ultima ordinanza sindacale, infatti, continua a non rendere noti nuovi dati ed anzi prevede riaperture nonostante la situazione sia similare a quella delle scorse settimane, quando le scuole rimasero invece chiuse».

Quali soluzioni propone, allora, Cmdb? «Gli interventi che ci aspettavamo e ci aspettiamo, in rapporto alle competenze specifiche, sono quelli diretti a migliorare il servizio di trasporto per evitare assembramenti sui bus, verificare se i lavori di edilizia leggera per avere ambienti più adeguati nelle scuole siano finiti, comunicare per tempo i risultati dei tamponi effettuati, pubblicare  i dati disaggregati   per comprendere le vie del contagio e l’effetto delle politiche anti-covid (attendiamo da giorni che l’ASP risponda alla nostra richiesta di accesso ai dati relativi al comune di Messina),  adeguarsi alle indicazioni e prescrizioni dei vari decreti-legge, Dpcm ed ordinanze ministeriali e regionali visto che valgono per tutti i comuni, Messina compresa».

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  1. Ma quali danni educativi? Di che cosa stiamo parlando, oggi c’ e’ una tremenda epidemia che miete milioni di vittime in tutto il mondo. 65.000 Solo in Italia, 20 morti solo a Messina nell’ ultima settimana, ( morti anche spesso giovani ed in buono stato) e di fronte a tanto orrore , c’ e’ chi continua a pensare alla scuola in prrsenza.Assurdo. Oggi ci sono altri valori da tutelare , Primo fra tutti la vita umana e la tutela della salute. DI FRONTE A QUESTI VALORI LA SCUOLA IN PRESENZA DEVE PASSARE IN SECONDO PIANO . CI SI ACCONTENTI DELLA DAD . I BAMBINI AVRANNO MODO DI ANDARE A SCUOLA IN PRESENZA DOPO LA FINE DELLA PANDEMIA. CHI INVECE VUOLE LA SCUOLA PARCHEGGIO SI RASSEGNI IN BUON ORDINE. IL PARCHEGGIO BAMBINI NON PUO ESSERE PAGATO A PREZZO DI VITE UMANE E CONTAGI E SOFFERENZA DA TUTTA LA COLLETTIVITA’ .QUANTI DOCENTI , GENITORI NONNI ATA E BAMBINI DEVONO ESSERE CONTAGIATI E QUANTI DEVONO OFFRIRE LA LORO VITA IN SACRIFICIO,?

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