Limiti di orario per bar e ristoranti, scuole aperte e palestre “in prova”: sono questi i contenuti del nuovo Dpcm Conte del 18 ottobre 2020. Il testo stabilisce nuove misure con l’obiettivo di contrastare il coronavirus ed evitare un possibile lockdown generalizzato. Vediamo, punto per punto, cosa prevede il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri e il testo completo in PDF.
Dopo giorni di ipotesi e attesa, a meno di una settimana dal precedente, il premier Giuseppe Conte ha firmato un nuovo Dpcm in ragione dell’aumento generalizzato di casi di covid-19 in Italia. I nuovi provvedimenti entrano in vigore a partire da oggi, lunedì 19 ottobre 2020 (ad eccezione della parte che riguarda le palestre) e saranno efficaci fino al 13 novembre 2020.
Vediamo cosa prevede il Dpcm del 18 ottobre 2020 e come scaricarlo in PDF.
Online il Dpcm Conte del 18 ottobre 2020: cosa prevede
Bar e ristoranti
I servizi di ristorazione e le attività analoghe (per esempio bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie) sono consentite dalle 5.00 alle 24.00 con consumo al tavolo. Ogni tavolo potrà essere al massimo da 6 persone. Le stesse attività che però non abbiano posti a sedere e non prevedano quindi il consumo al tavolo, potranno restare aperte tra le 5.00 e le 18.00.
Restano consentiti sia l’asporto che le consegne a domicilio, fino alle ore 24.00, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze (in sostanza, non si potrà consumare di fronte al locale).
I gestori di bar, ristoranti, pizzerie e attività analoghe dovranno esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente al suo interno, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Mense e catering
Sono consentite anche le attività di mense e catering continuativo su base contrattuale, quindi per esempio negli ospedali o negli uffici, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Chiusura di piazze e strade dopo le 21 per evitare assembramenti
Il Dpcm dispone che sarò possibile prevedere la chiusura al pubblico, dopo le 21.00, di strade o piazze nei centri urbani dove si possono creare situazioni di assembramento. Resterà comunque la possibilità di accedervi e transitare per recarsi agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
Durante la conferenza stampa di ieri sera, il Premier Giuseppe Conte aveva comunicato che questo compito sarebbe spettato ai sindaci, ma il testo definitivo è più generico e non specifica chi avrebbe il potere di imporre questa misura.
Nuovi orari per le scuole
Le scuole restano aperte, tra i punti cardine delle misure varate nelle ultime settimane c’è la volontà di evitare la didattica a distanza (dad) e mantenere quella in presenza. Per evitare sovraffollamenti sui mezzi pubblici o assembramenti fuori dagli istituti sono state definite le seguenti disposizioni.
«Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (le scuole superiori, ndr) adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica […], incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00».
Per quel che riguarda, invece, istituzioni come quelle dei rappresentanti di classi o di istituto, il Dpcm Conte del 18 ottobre 2020 specifica che: «Le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono essere svolte in presenza o a distanza sulla base della possibilità di garantire il distanziamento fisico e, di conseguenza, la sicurezza del personale convocato. Il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche può avvenire secondo modalità a distanza nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni».
Università
Il testo del nuovo Dpcm del 18 ottobre 2020 specifica inoltre che «le università predispongono, in base all’andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari in presenza e a distanza in funzione delle esigenze formative tenendo conto dell’evoluzione del quadro pandemico territoriale e delle corrispondenti esigenze di sicurezza sanitaria. Le disposizioni si applicano, per quanto compatibili, anche alle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica».
Sport e competizioni
Il nuovo Dpcm Conte del 18 ottobre 2020 vieta gli sport di contatto. «L’attività sportiva dilettantistica di base – si legge inoltre nel provvedimento –, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale».
Rimangono consentiti «gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali».
Palestre
Per quel che riguarda le palestre, il discorso è più complesso. Dopo un’accesa discussione, il Governo ha deciso di dare una settimana di tempo alle palestre che non l’abbiano già fatto per adeguarsi alle disposizioni di sicurezza anti-covid del Dpcm. Se non lo faranno, per loro è prevista la chiusura.
Il testo recita: «L‘attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome».
Sagre, fiere e congressi
Sagre, fiere e congressi sono vietati. Le sagre e le fiere sono però consentite se sono a carattere internazionale, e anche in questo caso devono comunque svolgersi nel rispetto delle misure di sicurezza disposte dal Governo. I congressi possono svolgersi ma in modalità a distanza.
Dpcm del 18 ottobre 2020: il testo completo in PDF
Il testo completo del Dpcm del 18 ottobre 2020 è scaricabile qui in PDF.
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