inizio saldi estivi 2020 in sicilia

Saldi estivi a Messina, prima settimana disastrosa: cause e possibili soluzioni

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Prima settimana «disastrosa» per i saldi estivi 2020 a Messina. A segnalarlo, un’indagine di Confesercenti che fotografa come la crisi economica causata dal coronavirus stia già facendo sentire i suoi effetti anche nel settore del commercio al dettaglio. Impietoso il confronto con gli incassi dello scorso anno, ma molti imprenditori si stanno attrezzando per fronteggiare la crisi grazie all’aiuto delle “nuove” tecnologie.

Se i dati relativi alle vendite di questa prima settimana di saldi appaiono a dir poco sconfortanti, gli imprenditori non demordono e puntano sulla vendita online. Spesso visto come nemico, l’e-commerce soprattutto in situazioni come quella attuale in cui le persone passano molto più tempo in casa, può trasformarsi in un alleato per il commercio al dettaglio.

Saldi estivi 2020 a Messina: vendite in calo rispetto al 2019

negozio di abbigliamento aperto durante la fase 2 del coronavirusMa andiamo con ordine e partiamo dai dati. Alla domanda posta dal sondaggio di Confesercenti “Come giudica l’andamento della prima settimana di saldi estivi rispetto allo scorso anno?”, la risposta non lascia dubbi: a Messina e provincia il 67% dei commercianti intervistati risponde “negativo”, mentre il 33% giudica il peso delle vendite “ininfluente” rispetto al 2019.

Per quel che riguarda, invece, le perdite dichiarate dagli imprenditori, il dato è il seguente: secondo il 56%, rispetto ai saldi estivi del 2019 il calo degli incassi si aggira intorno al 50%, mentre per il 33% le perdite sono state maggiori e sono diminuite di oltre il 50%. La maggior parte dei commercianti di Messina e provincia, inoltre, addirittura il 77% ha poca fiducia e non crede ci possa essere un miglioramento delle vendite nelle prossime settimane.

Le cause, secondo i commercianti

Tra le cause di questo calo di vendite nella prima settimana dei saldi estivi 2020, i commercianti indicano diversi fattori: “il calo del potere d’acquisto delle famiglie”, seguito dalla “paura del contagio” e dallo “smart working che limita la presenza in città di molti lavoratori della Pubblica Amministrazione”. A influire, per alcuni, anche “la mancanza di turisti in città”, “l’assenza di iniziative culturali dell’estate 2020” e, infine, le “complicazioni nell’accesso ai punti vendita per il distanziamento, misure di sicurezza e impossibilità di provare i capi in negozio”.

Gli aiuti a commercianti ed imprenditori

Un’altra nota dolente è quella degli aiuti arrivati dal Governo. Se da un lato il 78% degli intervistati dichiara di aver «avuto contatti con le associazioni di categoria” e con che esito positivo; dall’altro la percezione su quanto abbiano influito gli aiuti provenienti da Roma non è incoraggiante. Il sondaggio di Confesercenti, infatti, comprendeva tra i quesiti ai commercianti: “Ha fatto ricorso alle misure di aiuto del Governo e con che esito?”. Il 44,45% ha risposto “sì, con esito positivo”, il 22,22% vi ha fatto ricorso, ma con esito negativo, mentre il 33,33% ha scelto non richiedere gli aiuti previsti dal Governo.

Le possibili soluzioni: l’opzione delle vendite online

Ma la crisi derivante dal covid-19 sembrerebbe aver portato anche altro, oltre al vistoso calo di vendite segnalato già in questa prima settimana di saldi estivi a Messina e provincia: il fiorire delle vendite online. Il 77% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver innovato la propria strategia attivando la vendita online.

Il commento di Alberto Palella, presidente di Confesercenti Messina, sui saldi estivi 2020

A esaminare i dati elaborati attraverso il sondaggio somministrato nei giorni scorsi ai commercianti di Messina e provincia nei giorni scorsi è Alberto Palella, presidente di Confesercenti: «Il commento sull’andamento dei saldi estivi non può che essere amaro. La crisi è generalizzata e il calo del potere d’acquisto delle famiglie non può che incidere negativamente sulle vendite, persino su quelle scontate. Mi conforta il dato relativo all’attuazione di strategie di vendita online da parte dei commercianti. Se ne deduce una presa di coscienza da parte della categoria, finora riluttante rispetto a queste metodologie, che l’e-commerce non può essere sottovalutato né come potenziale concorrente, né come opportunità da sfruttare per sé. Altra risposta incoraggiante arriva dal fatto che gli imprenditori abbiano trovato nel sistema associativo un supporto utile per affrontare la crisi generata dalla pandemia».

 

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