Messina, dietrofront sull’ordinanza che regola la movida: come verrà modificata

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Dietrofront sull’ordinanza che regola la movida di Messina: verrà allungato l’orario di apertura di locali e lidi e rimosso il divieto di asporto di alcolici, anche se ne sarà vietato il consumo nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. L’accordo è stato trovato nel pomeriggio di ieri nel corso di un incontro tra l’Amministrazione De Luca e le associazioni di categoria.

Dopo le polemiche e le proteste seguite alle misure contenute nell’ordinanza del 12 giugno con cui Palazzo Zanca aveva imposto l’1.30 come orario di chiusura dei locali e sancito il divieto di vendita di bevande alcoliche da asporto di qualsiasi grado su tutto il territorio comunale dopo le 20.00; l’assessore alle Attività Produttive Dafne Musolino ha incontrato una rappresentanza dei principali soggetti coinvolti, al fine di trovare una quadra.

Come cambierà l’ordinanza sulla movida di Messina

L’accordo, arrivato dopo un lungo dibattito, ha portato alle seguenti decisioni che a breve dovrebbero prendere forma in una modifica dell’ordinanza sulla movida di Messina del 12 giugno: i locali e i lidi potranno rimanere aperti fino alle 2.00 di notte, così come deciso per le altre città metropolitane della Sicilia, Catania e Palermo; e sarà revocato il divieto di vendita da asporto di alcolici. Di contro, però, non sarà più consentito consumare bevande alcoliche in luogo pubblico o aperto al pubblico, come per esempio le piazze, le vie, i parchi, le ville, i giardini, le spiagge libere, i litorali ed i torrenti. Questo, al fine di evitare assembramenti, in linea con le disposizioni anti-coronavirus, e «comportamenti errati che danneggiano il decoro urbano».

confronto sull'ordinanza sulla movida di messinaA commentare, l’assessore Dafne Musolino: «Esprimo grande soddisfazione per gli esiti del tavolo – ha dichiarato – perché finalmente registro una piena adesione da parte dei gestori dei locali alla strategia impostata dall’Amministrazione per il contrasto dei fenomeni di degenerazione urbana. Non a caso la proposta di adottare una ordinanza che vietasse il consumo di alcol cosiddetto “da passeggio” era già stata avanzata dal Comune ed era stata inizialmente respinta dalle stesse Associazioni di categoria che l’avevano ritenuta inutilmente afflittiva per le attività commerciali. Il confronto odierno è invece servito a comprendere a tutti noi che la ripresa economica passa da un corretto esercizio delle attività commerciali e dal contrasto di comportamenti errati che danneggiano il decoro urbano, espongono la collettività a rischi e pericoli di varia natura e inducono a tollerare abitudini di vita errate e mal sane che nel tempo si traducono in costi anche sociali».

«L’esito del confronto – ha concluso – verrà rappresentato anche al Prefetto di Messina anche tenuto conto del fatto che le misure adottate costituiscono espressione di una linea governativa che ha interessato tutte le città metropolitane»

All’incontro hanno partecipato: il presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina; le Associazioni di Categoria; Confesercenti rappresentata dal Presidente Alberto Palella; Confartigianato rappresentata da Alessandro Allegra; PMIimpresa rappresentata da Pasquale Amante, CNAI rappresentata del rag. Spignolo, la FIBA rappresentata dal Presidente Santino Morabito, ALCES con l’imprenditore Danny Anna e con l’avvocato Marco Di Mauro in rappresentanza dei gestori dei locali del centro storico non iscritti alle associazioni di categoria.

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