Annullato lo Stretto Pride 2020 per solidarietà nei confronti delle vittime del coronavirus, Messina non ha però rinunciato a un piccolo gesto simbolico dedicato alla lotta per i diritti Lgbtqia: un drappo arcobaleno, infatti, sventola oggi dal balcone del Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.
Oggi, sabato 6 giugno 2020, le vie della città avrebbero dovuto ospitare la seconda edizione dello Stretto Pride, la manifestazione per i diritti Lgbtqia tenutasi per la prima volta a Messina lo scorso anno. A maggio, però, Arcigay Messina “Makwan” ha deciso di annullare l’evento, in segno di solidarietà nei confronti della popolazione e delle sofferenze patite in questi mesi a causa del covid-19.
Giugno però è il mese del Pride e si è deciso di fare un piccolo gesto per tenere alta l’attenzione sul tema dei diritti Lgbtqia. Il presidente di Arcigay Messina, Rosario Duca, ha infatti chiesto all’Amministrazione la possibilità di far sventolare un drappo arcobaleno da Palazzo Zanca nella giornata del 6 giugno. La richiesta è stata accolta e da stamattina blu, bianco, giallo, arancione, rosso, verde e viola colorano il balcone del Municipio.
Le origini del Pride: i Moti di Stonewall (in breve)
La manifestazione dedicata ai diritti Lgbtqia affonda le sue radici nei Moti di Stonewall. Lo Stonewall era un bar gay di New York spesso oggetto di retate violente da parte della polizia. Il 28 giugno 1969 i clienti del locale si ribellarono segnando una svolta nella lotta per i diritti civili della comunità. Un mese dopo nacque il Gay Liberation Front che, esattamente un anno dopo, il 28 giugno del 1970, organizzò una marcia che dal Greenwich Village a arrivò fino a Central Park cui parteciparono circa 15mila persone.
Da allora, giugno è diventato il mese del Pride, celebrato con marce e manifestazioni in diverse parti del globo. Il primo Gay Pride in Italia si svolse nel 1994 a Roma.
(Foto fornita da Rosario Duca di Arcigay Messina “Makwan”)
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