Mobili, frigoriferi, pneumatici, materiali edili: questo, e tanto altro, è quanto si può trovare nel letto del torrente Cumia (nei pressi di Bordonaro) ormai adibito a discarica abusiva, a due passi da un piccolo nucleo abitato e da una scuola elementare. La situazione non è certo nuova nella zona, e a Messina in generale, anzi si ripresenta ciclicamente nonostante i tanti tentativi di porre un argine al problema.
Spesso sono gli abitanti della zona (contrada Convito) a ripulire dopo che per settimane hanno visto i cumuli di spazzatura aumentare fino a creare delle vere e proprie isole di rifiuti all’interno del torrente; ma sembrerebbe necessario un intervento diretto e più radicale da parte delle istituzioni, oltre naturalmente a un maggior controllo dell’area.
A far crescere le preoccupazioni dei residenti dell’area, l’approssimarsi dell’autunno e dei conseguenti acquazzoni che, ogni anno, in questo periodo, si riversano su Messina. Il timore è che alla prima “bomba d’acqua” il torrente, che già raccoglie terra e detriti provenienti dalle colline, diventi un fiume in piena e trascini con sé anche i vari mobili, frigoriferi e pneumatici gettati lì con noncuranza, finendo per bloccare la strada e con essa ogni via di fuga. Come se non bastasse, oltre al piccolo nucleo abitato di contrada Convito, dall’altra parte, a pochi metri dal torrente c’è la scuola elementare di via Molino.
Insomma, a Messina i problemi con i rifiuti non mancano e, nonostante i tentativi di porvi un argine, nuove e vecchie discariche a cielo aperto continuano ad affiorare sia a Nord che a Sud.
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