L’Amministrazione intende togliere l’affidamento della piscina Cappuccini alla ASD Waterpolo, che l’ha gestita negli ultimi anni. Questo a conclusione di uno scontro iniziato la scorsa settimana a seguito del crollo del tetto dell’impianto, cui è seguito un acceso botta e risposta tra il sindaco di Messina Cateno De Luca e Felice Genovese, presidente della Società.
Se da un lato, infatti, la Giunta De Luca, dopo il crollo e un sopralluogo nei locali della Cappuccini, ha accusato la ASD Waterpolo e il suo presidente Felice Genovese (tra l’altro, presidente del collegio dei revisori dei conti di ATM) di «gravi inadempienze contrattuali», dall’altro la Società ha sottolineato come, invece, loro avessero contattato l’Amministrazione comunale fino allo scorso maggio 2019 per discutere delle condizioni dell’impianto.
Insomma, la situazione non è delle migliori. A oggi, la struttura è inagibile e, conseguentemente, resterà chiusa ancora per un po’. Nel frattempo, l’Amministrazione ha voluto chiarire il proprio punto di vista sottolineando che: «Dopo esserci insediati come Assessori – si legge in una nota di Palazzo Zanca –, venivamo a conoscenza della strana circostanza che il dott. Genovese, che fino ad allora avevamo conosciuto come presidente del Collegio dei revisori dei conti dell’ATM, era anche il presidente della ASD Waterpolo che gestiva l’impianto natatorio Cappuccini e che aveva accumulato un’ingente morosità».
Il rapporto tra il Comune e la ASD Waterpolo, stando a quanto condiviso dall’Ente, è iniziato nel 2012, a seguito di gara ad evidenza pubblica, grazie alla quale la Società si era aggiudicata la concessione per la gestione della piscina comunale Cappuccini per 7 anni.
«Fin da subito – ha affermato l’Amministrazione – la ASD si rendeva inadempiente ai propri obblighi accampando pretestuose doglianze sulla inadeguatezza dell’impianto. La società non paga i canoni da gennaio 2019. Acquisita la prova delle gravi inadempienze della ASD Waterpolo si conferma la volontà dell’Amministrazione comunale di revocare ogni delibera avente ad oggetto l’affidamento della gestione ed il successivo accordo transattivo, avendo già dato mandato agli uffici di predisporre relativa delibera».
«Al contempo – si legge in conclusione della nota diramata da Palazzo Zanca – si preannuncia che di tutti i precedenti atti di gestione verrà trasmessa copia alla Corte dei Conti per l’accertamento delle evidenti responsabilità contabili. Si chiarisce, infinte, che le foto in occasione del sopralluogo sono state fatte da un fotoreporter e da un giornalista non appartenente allo staff del Sindaco, contrariamente a quanto falsamente affermato dal dott. Genovese».
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