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Il Centro Nemo Sud di Messina sotto i riflettori per 18 senatori del M5S

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Il Centro Nemo Sud di Messina finisce sotto la lente di ingrandimento di 18 senatori del Movimento 5 Stelle. A non convincere i pentastellati è il percorso che ha portato il centro riabilitativo gestito dalla Fondazione “Aurora” Onlus all’interno del Policlinico “G. Martino”.

Ma andiamo con ordine. Nei giorni scorsi 18 senatori del Movimento 5 Stelle – tra i quali non figura nessuno dei deputati messinesi – hanno presentato un’interrogazione al Ministro della Salute Giulia Grillo mettendo in discussione la presenza del Centro riabilitativo Nemo Sud al Policlinico di Messina e, in particolare, le scelte operate in merito dai vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria.

L’interrogazione

La vicenda, secondo quanto riportato dai senatori grillini, inizierebbe nel 2009 quando i vertici del Policlinico “G. Martino” avrebbero azzerato i 18 posti letto riservati alla riabilitazione aziendale. Due anni dopo, nel 2011, l’ex Rettore Dario Tomasello e l’allora direttore del dipartimento ad attività integrata (DAI) di neuroscienze, il professor Giuseppe Vita, hanno promosso la nascita della Fondazione “Aurora” Onlus che, attraverso “Nemo Sud” – un centro privato di riabilitazione neurologica – svolgeva assistenza per le persone affette da malattie neuromuscolari.

Così, il centro si sarebbe visto attivare, i “ricoveri riabilitativi di codice 75 (neuroriabilitazione)” e assegnare “gli spazi individuati presso il padiglione B, concessi alla fondazione Aurora onlus a titolo gratuito, per un periodo di 30 anni”. Non solo, secondo i deputati del M5S “il centro, inoltre, ha incassato DRG riabilitativi senza avere in organico alcun medico specialista in medicina fisica e riabilitativa (medico fisiatra) o medico con anzianità di servizio in riabilitazione sostitutiva della specializzazione”.

Una situazione e una serie di provvedimenti e convenzioni che, in sostanza, secondo i senatori pentastellati firmatari dell’interrogazione, avrebbero favorito un’associazione privata a discapito della struttura pubblica cui, invece, erano stati sottratti i posti letto necessari già nel 2009.

Inoltre, aggiungono i 5 stelle, al professor Vita sarebbe stato affidato il compito di “controllare e verificare le attività sanitarie previste dal progetto” in qualità di direttore dell’unità operativa complessa; cosa che lo avrebbe reso “controllore di sé stesso”.

In conclusione, i 18 senatori del Movimento 5 Stelle chiedono chiarezza sui seguenti punti:

  • quale sia stato l’atto ufficiale – dell’Assessorato regionale o della Giunta o del presidente della Regione – che ha autorizzato l’assegnazione di posti letto pubblici al centro privato Nemo Sud, segnando l’inizio di quella che definiscono la “penalizzazione delle unità operative riabilitative aziendali”;
  • se il Ministro Grillo fosse a conoscenza di quanto da loro riportato;
  • se non occorra prendere provvedimenti per “ristabilire il rispetto delle norme di legge all’interno del Policlinico di Messina”.

Le repliche

Tra i primi a replicare alle parole dei 18 senatori del Movimento 5 Stelle, il Rettore in carica dell’Università degli studi di Messina, il professor Salvatore Cuzzocrea, che ha richiesto al Commissario del Policlinico una relazione dettagliata, nonché la possibilità di visionare tutta la documentazione necessaria prima di esprimersi in un senso o nell’altra sulla vicenda.

Nel pomeriggio di ieri, la reazione del presidente e del vicepresidente della Fondazione “Aurora” Onlus Alberto Fontana e Daniela Lauro, che hanno chiarito la propria disponibilità a fornire «a chiunque tutte le informazioni necessarie a comprendere l’attività del Centro con la serenità e trasparenza che da sempre contraddistingue il nostro operato».

Infine la deputata messinese di Forza Italia Matilde Siracusano, che ha definito l’interrogazione dei 18 parlamentari del Movimento 5 Stelle «un attacco criminoso contro un’eccellenza sanitaria del nostro territorio» e messo in rilievo come, secondo lei, il collegamento tra i posti letto “sottratti” nel 2009 e il Centro nato 4 anni dopo, sarebbe, in sostanza, forzato.

«Da messinese e rappresentante delle Istituzioni – ha concluso la deputata – tengo a precisare che l’attacco inqualificabile non può passare inosservato. Esprimo solidarietà verso un centro sanitario d’eccellenza, contro cui la macchina del fango a cinque stelle si è scagliata con la solita caccia alle streghe, mossa da senatori che oltretutto, non pare abbiano contezza della sanità messinese».

 

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