Un tira e molla, tra richieste soddisfatte e continui disservizi. A seguito delle numerose segnalazioni e delle proteste degli abitanti di Catarratti e Bisconte per la “scomparsa” della linea 41 dell’Atm, che serviva i villaggi, finalmente il ripristino.
Alla gioia, però, ha immediatamente fatto seguito la delusione. Dopo una sola settimana di servizio regolarmente svolto — segnalano Agatino Bonarrigo, ex Presidente VI Circoscrizione, e Francesco Zaccone, Presidente dell’Associazione Culturale Monte Cumia-Valle Camaro — l’autobus è stato nuovamente soppresso.
«È impensabile — lamentano Bonarrigo e Zaccone — che si debba restare senza mezzi pubblici e debbano essere sempre i cittadini a pagare la crisi dell’Atm, attendendo per ore alle fermate di un bus che non arriva mai. Questi villaggi, Catarratti in particolare, risultano sprovvisto di centri commerciali e/o mercati dove effettuare la spesa, anche quella strettamente necessaria».
A questo si aggiunge anche l’inizio dell’anno scolastico e la necessità di bambini e ragazzi di raggiungere le scuole. «È assolutamente necessario — insistono Bonarrigo e Zaccone — garantire un minimo di trasporto pubblico per eliminare i disagi a studenti, anziani e casalinghe, costretti a percorrere a piedi o ricorrere a stratagemmi vari per raggiungere, rispettivamente, i diversi istituti scolastici o i vari centri commerciali e/o mercati».
Per scongiurare un eventuale ricorso alla Procura della Repubblica e forme di proteste eclatanti da parte degli abitanti della zona, all’Amministrazione viene richiesta un’azione risolutiva che ponga fine alle continue difficoltà provocate da un servizio di trasporto pubblico carente.
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