Il no all’isola pedonale in via dei Mille non è definitivo come credevamo. Dopo la nota degli assessori Giuseppe Scattareggia e Dafne Musolino, in cui era stato annunciato che la chiusura di via dei Mille per un intero mese danneggerebbe la circolazione nel centro città, impedendo di parcheggiare nella zona, sull’argomento è intervenuto il sindaco Cateno De Luca che a quel no secco ha aggiunto un paio di “però”.
Però che aprono diversi spiragli. Il primo riguarda la possibilità di istituire un’isola pedonale di breve durata, riconosciuta come un valido strumento di promozione del territorio (aspetto che era già stato specificato nella nota degli assessori Scattareggia e Musolino). Il secondo riguarda anche la disponibilità a valutare progetti da svolgere sulla via Dei Mille, che saranno analizzati in tavolo tecnico che gli assessori Scattareggia e Musolino convocheranno a breve.
Una netta rivalutazione delle proprie posizione che riapre uno spiraglio su un tema che sembrava essere stato chiuso in maniera definitiva e che il sindaco De Luca spiega con queste parole:«L’Amministrazione comunale è perfettamente consapevole che la pedonalizzazione di aree e vie del centro corrisponde ad un diffuso interesse dei cittadini che manifestano, ormai in modo evidente, il desiderio di riappropriarsi anche fisicamente di luoghi cittadini. Indubbiamente una tale richiesta, laddove la stessa si è diffusa portando alla parziale sottrazione di strade al traffico veicolare ed esclusivo asservimento al transito pedonale, deriva anche dalla incapacità degli amministratori di sviluppare il contesto cittadino mantenendo le aree verdi preesistenti o prevedendone di nuove, sicché, per quanto possa sembrare strano, si assiste ormai ad un fenomeno contraddittorio, per cui si abbandonano i parchi e si chiudono le strade per fare sulle stesse quello che, una volta, si faceva nelle ville comunali e nelle aree verdi.
Partendo dalla superiore riflessione, che sembra essere di immediata rilevanza per chiunque si approcci alla questione senza pregiudizio, risulta errato e fuorviante affermare che l’Amministrazione avrebbe negato il consenso alla realizzazione della isola pedonale in via dei Mille per una preclusione ideologica o politica. La motivazione letta nelle numerose dichiarazioni rilasciate in queste poche ore tradisce un atteggiamento di pregiudizio da parte di chi le ha manifestate. Giova allora ricordare che la interdizione delle strade al traffico veicolare, ovvero la realizzazione delle c.d. isole pedonali, altro non è che uno strumento di pianificazione territoriale che, in quanto tale, deve essere inserito all’interno del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) che questo Comune è ben lungi dall’avere predisposto. Si precisa che la carenza dell’attività di pianificazione pone il Comune di Messina in una condizione di difetto anche nei confronti dell’assessorato Regionale Territorio e Ambiente, dove proprio in questi giorni, vengono elaborate le linee guida condivise dalle città metropolitane siciliane, cui si aggiunge la città di Siracusa, per la disincentivazione del ricorso al mezzo di trasporto privato, nel corso di incontri ove la mancanza del PUMS viene rimarcata per il colpevole ritardo con il quale il Comune di Messina si è finora approcciato a tali argomenti.
Difatti, si rammenta che chiudere una strada per 30 giorni, sottraendola al traffico veicolare proprio nel periodo di maggior afflusso, sottraendo altresì gli stalli alla sosta (con conseguente perdita anche economica), ha comportato sempre problemi di congestione del traffico, con innalzamento anche dei livelli di inquinamento ambientale. Se anche tutto ciò non bastasse a motivare la scelta dell’amministrazione, comunicata con nota a firma congiunta degli assessori Dafne Musolino e Giuseppe Scattareggia prot. n. 308941 del 15/11/2018, si rammenta ancora che la pedonalizzazione della via dei Mille è stata cassata anche dai giudizi amministrativi che hanno affermato che i provvedimenti limitativi della circolazione stradale devono necessariamente armonizzarsi con il Piano urbano del traffico, da cui non possono prescindere.
Le superiori premesse risultano fondamentali per sgombrare il campo da ogni residuo dubbio o polemica, che si respingono con fermezza ribadendo che non si è inteso compiere uno sgarbo istituzionale, ma affermare unicamente che la richiesta di chiusura di una via per un periodo di circa 30 giorni non costituisce espressione di una pianificazione territoriale ma solo l’esercizio di un potere discrezionale, peraltro già sanzionato dall’autorità giudiziaria e con ciò si ribadisce al contempo la piena disponibilità dell’Amministrazione sia all’adozione di provvedimenti di limitazione del traffico veicolare che verranno inseriti nel PUMS di prossima redazione, sia alla realizzazione di chiusure di breve durata che, riducendo i disagi per i cittadini, possono costituire un valido strumento di promozione del territorio. Tanto premesso, si prende atto che la comunicazione di questa mattina è stata giudicata come una espressione di chiusura e di oltranzistica preclusione al confronto e, a dimostrazione della capacità dell’Amministrazione di operare sempre una seconda (e se necessaria anche una terza) valutazione delle proprie posizioni, si attende di ricevere il programma delle attività che si intendono svolgere sulla via Dei Mille e che sarà discusso al tavolo tecnico che gli assessori Scattareggia e Musolino convocheranno a breve».
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