La Sicilia conquista la Cina. I nostri agrumi presto a Pechino

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Una “via della seta” per gli agrumi Made in Italy che permetterà ad arance, limoni ed agrumi in generale di essere esportati in Cina anche con gli aerei cargo e non solo via nave, favorendo l’esportazione che sino ad oggi ha faticato a crescere nonostante il valore del prodotto italiano nel mondo, ed in particolare nel paese asiatico, sia fortemente riconosciuto.

L’Italia è il terzo Paese del Mediterraneo per produzione di agrumi e il dodicesimo a livello mondiale, con 2,5 milioni di tonnellate prodotto secondo i dati Faostat.

La notizia poi è di valore soprattutto per una regione come la Sicilia, che nell’ultimo anno ha visto una crescita in termini di produzione di oltre il 12%.

Ad oggi, secondo i dati Eurostat, gli agrumi italiani esportati nel mondo hanno superato la quota delle 300mila tonnellate nel 2016, crescendo del 20% rispetto all’anno precedente. L’agrume più apprezzato sono le arance ma la Sicilia vanta una produzione varia ricca di tipicità. Tra queste ad esempio l’arancia rossa di Ribera DOP, l’arancia di Sicilia IGP, il mandarino tardivo di Ciaculli e il limone di Siracusa.

La nostra Messina vanta la produzione dell’I.G.P. riservata alla cultivar Interdonato una varietà di limone tipica della nostra terra coltivata nella costa ionica.

Ognuno di questi frutti porta con sé caratteristiche peculiari e racconta una parte della storia e dei profumi della nostra terra. E grazie a questo nuovo accordo sarà possibile esportarli con maggiore semplicità nel mondo affinché non restino inutilizzati e si possa diffondere tanta bontà.

Non ci sono dettagli su tempistiche e modalità ma secondo quanto espresso dalla Presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, le arance siciliane potrebbero essere portate in Cina già in occasione del capodanno cinese, a febbraio. La filiera agrumicola in alcuni casi si è già uniformata alle rigide procedure imposte dal protocollo Italia-Cina ma ad oggi l’impegno era reso vano dall’unica modalità di trasporto consentita, via nave, troppo lungo e non confacente alla corretta conservazione del prodotto fresco.

La spedizione aerea con la pratica del cold treatment a terra rende adesso possibile l’effettiva esportazione di queste risorse siciliane in terra cinese.

Risorse del territorio che possono diventare ricchezza e lavoro.

(558)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.