In 98 istituti italiani scatta “Scuole sicure” e approda anche a Messina che riceverà dal Ministero dell’Interno 59 mila euro da destinare al contrasto allo spaccio di stupefacenti attraverso l’utilizzo di personale della polizia e l’organizzazione di campagne educative.
Le risorse messe a disposizione dal Viminale ammontano a un totale di 2 milioni e mezzo di euro da ripartire tra diversi istituti sparsi lungo tutto lo Stivale. Una parte di questa somma, circa la metà, verrà utilizzata per l’assunzione di personale della polizia locale e per l’impiego di unità cinofile, ovvero i cosiddetti cani antidroga; mentre i fondi rimanenti saranno destinati all’acquisto di impianti di videosorveglianza e all’organizzazione di campagne educative.
Le città incluse nel progetto sono 15 – tre delle quali siciliane, ovvero Catania (78.500 euro), Messina (59.000 euro) e Palermo (168.750 euro)– e sono state selezionate perché contano una popolazione di oltre 200 mila persone e perché sono risultate tra quelle più interessate al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
L’iniziativa è nata per volontà del Ministero dell’Interno guidato da Matteo Salvini che ha sottolineato come le scuole siano uno dei luoghi di attrazione per i venditori di sostante stupefacenti e come si stia abbassando sempre di più l’età media in cui si fa uso di droghe per la prima volta.
«L’obiettivo del progetto – ha chiarito il Ministro – è fare una battaglia antidroga quartiere per quartiere, scuola per scuola iniziando dalle 15 principali città italiane, coinvolgendo i presidi, i sindaci e le prefetture».
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