Il sindaco Cateno De Luca ha ricevuto un secco NO alla dichiarazione dello stato di emergenza, chiesto nell’ambito del progetto di risanamento della città dello Stretto. A pronunciarlo è stato il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, dove il sindaco si è recato questa mattina, accompagnato dagli assessori Carlotta Previti e Salvatore Mondello.
«Siamo stati ricevuti dal capo dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli, persona perbene ed altamente professionale – racconta De Luca. Borrelli ha affermato che lo stato di emergenza, ai sensi della normativa vigente, può essere dichiarato al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali, oppure per eventi connessi all’attività dell’uomo, che per intensità ed estensione devono essere fronteggiati con immediatezza di intervento con mezzi e poteri straordinari. Può essere dichiarato anche in caso di calamità naturali o gravi eventi all’estero ma comunque riferibile ad eventi non programmabili».
Viene meno, così, uno degli strumenti principale che De Luca avrebbe voluto utilizzare per liberare Messina dalla baracche. Il primo cittadino, però, non si abbatte e sottolinea: «Ciò non significa che non sia stato chiarito come le baracche di Messina non siano una condizione emergenziale ma, per la necessità di risanamento degli ambiti, si poteva (e doveva!!!) intervenire con una programmazione ordinaria».
Rimane però una speranza, che riguarda l’emergenza ambientale. È noto ormai, infatti, che nelle baracche è presente una grande quantità di amianto ed è già stato accertato anche un caso di asbestosi.
«In tale contesto – annuncia De Luca – si possono invece ottenere i fondi dal ministero dell’ambiente per il risanamento ambientale, cioè circa 50 milioni di euro, ma per il resto ci deve pensare il Comune e la Regione siciliana oppure una legge speciale dello Stato. Nei prossimi giorni ci sarà notificata formalmente la decisone che mi è stata anticipata verbalmente oggi. La prossima settimana saranno avviate le procedure per definire presso il Ministero dell’Ambiente il tavolo tecnico per l’erogazione dei fondi inerenti l’emergenza ambientale».
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Non si è perso nulla.Il sindaco è ammirevole per il suo impegno mai visto a Messina. Quindi va sostenuto e incoraggiato. Già ha un merito quello di avere posto all’attenzione la vergogna delle baracche a Messina . Nessun sindaco o politico si è mai occupato di questo problema.Quindi il sindaco ha capacità e competenza e riuscirà ad ottenere i fondi necessari per risanare Messina. Ha la testa dura e non molla.