Martina Caruso è la chef stellata più giovane d’Italia. Ha 28 anni ed è nata e cresciuta a Salina, dentro l’hotel – ristorante di famiglia. Da piccola non aveva idea di come si facesse nemmeno un uovo fritto tanto che, quando a 15 anni, propone alla famiglia di trasferirsi a Cefalù per frequentare l’Istituto alberghiero, lascia tutti a bocca aperta.
In realtà però l’essere figlia d’arte aveva già lasciato il segno in Martina Caruso e i pomeriggi trascorsi in cucina col papà hanno indirizzato il suo percorso.
Le abbiamo fatto qualche domanda per capire come si raggiunge un traguardo così importante.
Qual è la formazione che hai seguito per raggiungere questo risultato?
«Dopo la scuola alberghiera mi sono trasferita a Roma per frequentare il corso di cucina professionale del Gambero Rosso. Durante l’estate lavoravo al ristorante con papà mentre in inverno partivo per frequentare stage: da Antonello Colonna a Roma, al Rex a Vico Equense. Da Gennaro Esposito e poi a Londra da Jamie Oliver».
Come funziona l’assegnazione delle stelle?
«Le stelle vengono assegnate dalla guida Michelin ed in realtà è tutto abbastanza semplice. Sono venuti al ristorante diverse volte e alla fine mi hanno premiato con la stella».
La donna più giovane stellata. Cosa ha comportato per te?
«Tanta emozione, ma è un lavoro che si raggiunge in squadra. Ho sentito il peso di questo riconoscimento anche se l’isola è un ambiente ristretto e quindi sono più tutelata».
Qual è il tuo miglior piatto?
«Il piatto che mi viene meglio è uno spaghetto aglio, olio e peperoncino, il mio preferito è sempre la pasta. Ma in questo momento i piatti per cui sono più famosa sono il gelato al cappero e la bagna càuda con i ricci di mare».
Quanto c’è della Sicilia nei tuoi piatti?
La mia è una cucina abbastanza mediterranea, per il 90% sono prodotti siciliani e possibilmente di Salina. Anche se viaggio e cerco sapori da contaminare perché in fondo anche la storia della Sicilia è fatta di contaminazione.
Un consiglio per chi desidera diventare un cuoco di successo
Viaggiare e poi tornare nella propria terra per portarla avanti. Restare umile, perché non si arriva mai.
Martina Caruso ci ha salutato facendoci un regalo speciale: la sua ricetta di maggior successo, per tutti coloro che vogliono mettersi alla prova ai fornelli!
Bagna càuda con Ricci di Mare
Ingredienti:
800gr latte
300gr panna
4 spicchi aglio senza l’anima
170gr pasta acciuga o filetti spezzati
500gr patate lesse
20 ricci
Mettere in un pentolino tutti gli ingredienti tranne i ricci. Portare a ebollizione e poi frullare molto bene con il frullatore a immersione.
Mettere nel piatto la crema di bagna càuda e porre sopra la polpa di ricci, un filo d’olio e un giro di pepe nero.
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