Messina vuole cambiare. Al via gli Stati generali

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In uno dei momenti più cupi della recente storia politica e sociale della città, 78 tra associazioni, ordini professionali, gruppi politici, sindacati e liberi cittadini provano a dare la scossa. Questa mattina nel Salone degli Specchi dell’ex Provincia regionale, sono iniziati gli Stati Generali proclamati da una consistente parte della città che ha voglia di cambiare.  Numerosi e vari i contributi che hanno caratterizzato il lungo dibattito moderato dalla giornalista Lilly La Fauci. Ogni relatore ha avuto a disposizione cinque minuti per illustrare un progetto o proporre alla platea un’analisi dello scenario messinese. Dai provvedimenti da attuare per la viabilità e il trasporto pubblico, dai possibili modelli di sviluppo al bisogno di recuperare l’identità e il senso d’appartenenza che ormai sembrano perduti.

Una spinta al rinnovamento proveniente da settori diversissimi tra loro ma con un unico denominatore: cambiare la città ricostruendo un valido dialogo tra cittadini e istituzioni. E proprio la classe politica è finita più volte sul banco degli imputati, spesso incapace di ascoltare i bisogni della popolazione. E visto il mancato incontro tra i promotori del movimento #Messinaannozero con l’amministrazione comunale, si è passati all’autoconvocazione degli Stati Generali. Un chiaro segnale della possibilità di fare comunità attraverso fatti concreti.

Il dibattito proseguirà domani con gli interventi di Anolf , Acigay , Autorità Portuale, Confesercenti, Coni, Adis, CittadinanzAttiva, Compagnia del Mezzogiorno, Federazione Nuova Destra, Federazione Verdi, Giuseppe La Face, Insieme per la Sicilia, Italia dei Valori, L’Alternativa Possibile, L’Altra Messina, LabDem, Libera Messina, Oikos, Reset, Salvatore Ruello, Sicilia Democratica
e Umanesimo e Riformismo.

 

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