Basket-Serie A beko. Orlandina: dura sconfitta in casa contro il Cantù

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L’Upea Capo d’Orlando è sconfitta in casa dell’Acqua Vitasnella Cantù per 93-67. Match guidato dall’inizio dai padroni di casa che hanno legittimato possesso dopo possesso la vittoria. Tanta è stata la commozione al Pianella prima della palla a due durante il minuto di silenzio in memoria di Francesco Corrado. Questo lo starting five di coach Griccioli: Henry, Pecile, Campbell, Archie e Hunt.

 

Acqua Vitasnella Cantù – Upea Capo d’Orlando 93-67 (29-11)(49-24)(73-51)

Acqua Vitasnella Cantù: Johnson-Odom 8, Feldeine 15, Abass 5, Bloise, Laganà, Maspero, Jones 10, Shermadini 10, Buva 12, Gentile 5, Williams 9, World Peace 19. All: Sacripanti

Upea Capo d’Orlando: Archie 13, Hunt 6, Munastra ne, Nicevic 8, Pecile 8, Karavdic, Henry 12, McGee 9, Bianconi, Campbell 11, Strati ne. All: Griccioli

 

Primo quarto. Pronti, via, realizza Buva nel pitturato e Archie gli replica dall’arco. Il lungo di Sacripanti domina in avvio e dopo 5’ è già a quota 8. L’Orlandina tiene botta in avvio e con Henry, Pecile e una schiacciata di Hunt su assist di Archie al quinto è sotto di un punto (10-9). Poi il black out, i biancazzurri subiscono un parziale di 19-0. Arrivano anche i primi due di Metta World Peace, che subito dopo dimostra di essere un personaggio fuori da ogni nostro schema indicando all’arbitro che McGee ha chiaramente subito fallo in contropiede. Con il canestro di Sandro Nicevic si chiude il primo quarto (29-11).

 

Secondo quarto. La seconda frazione si apre con il canestro dai 6.75 di Archie. Nicevic realizza per Capo d’Orlando, ma gli ospiti prendono fiducia anche da fuori e al 15esimo vanno sul +20 (36-16).  Contropiede chiuso con la schiacciata di Hunt, vola al ferro anche McGee, l’Orlandina ha sussulto (36-20 al 16esimo). Purtroppo dura poco e il primo tempo si chiude 49-24.

 

Terzo quarto. Al rientro sul parquet la squadra di Griccioli cerca di rientrare in partita, ma il copione del match non cambia. Buva muove la retina per i padroni di casa, Pecile realizza dall’arco in transizione (51-27). Il gap non si riduce col passare dei minuti, l’Orlandina non trova la striscia di punti buona a riaprire la gara (60-38 al 26esimo). Sul finire del terzo quarto l’Upea riesce ad organizzare un paio di buone difese e Campbell in contropiede, McGee in uscita dai blocchi dall’arco, Nicevic piedi a terra dalla media fanno si che al 28esimo sia 65-46. Metta World Peace si mette in proprio però e alla sirena del terzo parziale è 73-51.

 

Quarto quarto. Negli ultimi dieci minuti, nonostante il divario sia ampio, l’Orlandina cerca di onorare la causa e tenere più che può alla strabordante energia dei padroni di casa. Archie dall’arco e McGee in arresto e tiro portano a 5’ dalla fine il parziale sul 79-61, ma il match dell’Orlandina termina di fatto qui.

 

Coach Griccioli: «C’è poco da dire, abbiamo cominciato la gara mettendoci a zona per cercare di arginare il loro gioco interno. Era ovvio che potevamo pagare la loro fisicità, ma ci siamo messi troppo presto a giocare in maniera confusa in attacco, passandoci poco la palla. Penso che abbiamo pagato molto i primi due quarti, non arginando il loro contropiede e soffrendo la loro transizione. Nel secondo tempo siamo andati meglio, ma Cantù è piena di giocatori importanti. Poi l’infortunio di Hunt ci ha maggiormente complicato le cose con le rotazioni già corte che avevamo. Poi, se Artest ne mette 19 e quasi neanche si è visto in campo e nei nostri momenti migliori ha segnato tre-quattro canestri ricacciandoci immediatamente indietro, la situazione era impossibile da recuperare. Era una giornata importante per l’intera Cantù, per l’esordio di Metta World Peace e per ricordare Corrado. Tanti complimenti all’Acqua Vitasnella, a Sacripanti e al pubblico del Pianella».

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