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SFRATTI 2015 DOPO IL DECRETO MILLEPROROGHE – CONFEDILIZIA MESSINA: “I PROBLEMI ABITATIVI DEVE RISOLVERLI IL COMUNE”

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Quest’anno non ci sarà nessuna dilatazione dei tempi per gli inquilini morosi, destinatari di provvedimenti di esecuzione per il rilascio degli immobili. Lo ha stabilito il Governo che, diversamente da quanto previsto per il 2014, non ha prorogato il blocco degli sfratti, prevedendo piuttosto un incremento dei fondi affitti e per morosità incolpevole, tramite stanziamenti rispettivamente di 200 milioni di euro per il primo e di 226 milioni di euro per il secondo.

Ma davvero prorogare il blocco degli sfratti rappresenta una valida soluzione al problema dell’emergenza abitativa, specie in tempo di crisi?

Secondo la Confedilizia, spetta ai Comuni risolvere i problemi abitativi, mediante una gestione oculata e trasparente dell’edilizia pubblica degli alloggi popolari – molti dei quali non assegnati ed inutilizzati -, oltre che con la riduzione delle imposte sugli immobili privati affittati.

I Comuni – rileva la Confedilizia di Messina – drammatizzano il problema degli sfratti per avere più soldi dallo Stato, attraverso i trasferimenti, e dai contribuenti, attraverso le tasse locali. Il blocco degli sfratti è servito, sino ad oggi, a  tranquillizzare la loro coscienza e la loro neghittosità, o incapacità, a provvedere. Né da conferma la forte riduzione dei casi in cui ha potuto trovare applicazione il blocco negli ultimi anni, proprio a causa dei precisi e stringenti requisiti reddituali fissati.

Il malgoverno clientelare dell’edilizia pubblica, così, continua, mentre strumenti previsti dalla legge sin dal 1998 – come la possibilità per gli enti locali di prendere in locazione immobili da privati, al fine di assegnarli a famiglie disagiate – continuano a non essere presi in considerazione.

Per queste ragioni la Confedilizia Messina sostiene la decisione del Governo, grazie alla quale si potrà finalmente porre fine ad una prassi consolidata – il 2015 sarebbe stato il 31/o blocco degli sfratti – che non ha prodotto, sino ad oggi, alcun risultato positivo, evitando di gravare sui proprietari di casa. Senza contare gli importanti risultati che si potranno conseguire sul piano del ristabilimento della fiducia dei numerosissimi risparmiatori investitori nella casa.

La Confedilizia di Messina fa appello, dunque, alle forze politiche locali di maggioranza e di opposizione, affinché il problema della casa venga finalmente affrontato con lungimiranza e senza spreco di risorse pubbliche, dando finalmente ossigeno ai proprietari che locano, potenziando il sostegno degli affitti a canone concordato, ampliando l’offerta di alloggi popolari e lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale. 

Confedilizia Messina – Ufficio Stampa

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