Elezioni Regionali. Domenica mattina, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca si è svolto il convegno “Mafia a Messina: un voto libero ci libererà“, organizzato dal candidato all’Ars (Assemblea Regionale Siciliana) per il Movimento 5 Stelle (M5S) Antonio De Luca.
Partendo dalla presentazione del libro “Il fenomeno mafioso. Il caso Messina” di Marcello La Rosa, si è ripercorsa insieme all’autore la storia della mafia a Messina, dalle battaglie per il comando sul territorio degli anni ’70 ai primi contatti con la politica degli anni ’80, che hanno contribuito materialmente a creare quella rete socio-politica che rappresenta il vero cancro della città. Sempre La Rosa ha fatto ascoltare gli audio di un’intervista al boss Sebastiano “Iano” Ferrara che racconta come è nato, ed è stato negli anni ben oliato, un meccanismo perverso che lega insieme mafia, politica e giustizia.
Oltre al candidato Antonio De Luca era presente Giulia Sarti, portavoce M5S e membro della Commissione Nazionale Antimafia, che ha riferito ad una sala gremita e attenta, come lo Stato affronta la mafia e quanto lunga sia ancora la strada verso la risoluzione del problema.
A seguire l’intervento di Laura Ferrara portavoce del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo e membro della commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni, che ha raccontato come l’Europa percepisce il fenomeno mafioso e come spesso non riesca nemmeno riconoscerne i contorni.
Ha concluso l’evento Francesco D’Uva, parlamentare M5S messinese, il cui nonno, l’avvocato Nino D’Uva, fu ucciso su ordine del boss Gaetano Costa nel 1986.
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